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Stazione Tiburtina, ecco il progetto di riqualificazione proposto dai residenti: “Comune in ritardo di 8 mesi”

“Parco Est e il ponte ciclopedonale all’altezza di Via Livorno mai stati realizzati”

Il 24 luglio la commissione urbanistica, riunita in modalità telematica, si è riunita per valutare il progetto di riqualificazione della Stazione Tiburtina proposto dai cittadini con 8mila firme raccolte secondo la procedura ufficiale e già approvato da tutti i Municipi coinvolti nonché sostenuto da sei regioni italiane e da esponenti del Governo. “Come residenti e promotori siamo felici che il Comune riprenda a discutere del futuro dell’area della Stazione Tiburtina. Non possiamo però omettere di segnalare che lo Statuto di Roma Capitale imponeva che questo progetto venisse discusso entro novembre 2019. In Comune hanno preferito violare lo Statuto che dare spazio alla riqualificazione della Stazione Tiburtina. Seppur siamo stati noi a denunciare il ritardo abbiamo chiesto ufficialmente che il dibattito su un progetto così importante per la città non venisse trattato a fine luglio con prospettiva di andare in Consiglio comunale ad agosto ma venisse rinviato a settembre per consentire un confronto ed una partecipazione degna, la richiesta non è stata accolta” spiegano i residenti. “Il progetto di riqualificazione da noi promosso è l’unico ad oggi sul tavolo. Le previsioni del Comune sono ferme a circa 20 anni fa e superate dagli interventi in totale disaccordo che si sono fatti e che si stanno realizzando anche ora. Non è un caso che Ferrovie abbia messo in naftalina il progetto di creare due grattacieli a Tiburtina, non è un caso che lo Sdo di cui si parla da decenni resti solo sulla carta, non è un caso che le opere in favore dei cittadini quali il parco est e il ponte ciclopedonale che doveva congiungere i due quartieri che danno sui binari all’altezza di Via Livorno non si sia mai realizzato. Su Stazione Tiburtina scontiamo decenni di nulla, decenni in cui nel disinteresse del Comune a crescere è stato solo il degrado. Con il progetto promosso da noi residenti si realizza una cornice chiara e virtuosa dove gli interessi pubblici e privati stanno insieme in una sinergia ben sperimentata nelle migliori esperienze europee. E’ il caso dell’autostazione dei pullman che noi residenti confermiamo a Tiburtina ed è pensata per essere l’avanguardia del trasporto su gomma con strumenti innovativi di produzione dell’energia elettrica che potrebbero essere il volano per il passaggio all’elettrico e guardando ancora più in là all’idrogeno delle linee bus. E’ il caso della rigenerazione della ormai ex tangenziale che da lingua di asfalto larga sessanta metri e che si estende per circa tre chilometri può diventare un parco verde a servizio del quartiere. Un parco con al suo interno una stupenda ciclabile che connetterebbe la Ciclabile Nomentana con quella della Tiburtina in realizzazione. Vedrebbe finalmente luce il Parco Est che avrebbe dovuto realizzare Ferrovie circa 15 anni fa e che forse in Comune qualcuno si è dimenticato di sollecitare. Si realizzerebbe la vera piazza della Stazione Tiburtina laddove oggi c’è un ricovero di autobus roventi e costantemente a motore acceso. Si salverebbe il tanto verde esistente dal destino previsto dall’assessore Montuori che lo vorrebbe quasi totalmente eliminare in favore di dubbie nuove piantumazioni. Si realizzerebbero dei parcheggi interrati a servizio di residenti e viaggiatori lasciando lo spazio superficiale alla pedonalità. Si porrebbero le basi per la connessione tra la Stazione Tiburtina e lo SDO di Pietralata così da creare terreno fertile per investimenti immobiliari che al contrario di ciò che è successo con la BNL non siano destinati ad essere circondati dal degrado e abbandono. L’auspicio vero è che con la Commissione Urbanistica di domani venga realmente raccolto dal Comune il testimone che noi residenti lasciamo con la nostra proposta di delibera e che si pensi ad una Stazione Tiburtina bella, moderna e a misura d’uomo e quindi ad una Roma non più costretta a magnificare la posa del bitume per tappare le buche ma quartieri belli al pari di quelli che la nostra città ha ereditato dai secoli scorsi” concludono i residenti.

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Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene