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L’atleta Usa di Olevano Romano è immunodepressa e teme il Covid

Nemmeno la malattia di Lyme, contratta dalla puntura di una zecca e diagnosticata all’Università, ha impedito a Elena Delle Donne, antenati di Olevano Romano, di fare — bene — ciò per cui è venuta al mondo 30 anni fa: giocare a basket. Seconda scelta di Chicago al draft 2013, oggi è stella delle Washington Mystics e ala piccola degli Usa, con cui ha conquistato i Giochi di Rio e il Mondiale 2018. E come se tutto ciò non bastasse a farne un faro per teenager, da testimonial Nike Elena ha girato spot motivazionali con la sorella Lizzie, sordocieca dalla nascita, e il 3 novembre 2017 ha sposato l’ex collega Amanda Clifton. Ora Elena negli Usa è diventata un caso: deve decidere se volare a Bradenton, in Florida, al centro della pandemia statunitense, nell’ambiente protetto in cui, alla stregua dell’Nba a Orlando, la Wnba prova a concludere la sua stagione abbreviata dal virus. Ma la paura è tanta: «Per difendermi dalla malattia di Lyme prendo 64 pillole al giorno: 25 prima di colazione, 20 subito dopo, altre 10 prima di cena e 9 prima di coricarmi — ha raccontato in uno struggente pezzo su The Player’s Tribune —. Nonostante ciò resto immunodepressa e, come tale, un soggetto ideale per contrarre il Covid. Sappiamo bene che il virus può perforare la bolla. I casi in Florida salgono, insieme al rischio di ammalarmi».

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene