Per la piazzola si va avanti da 13 mesi a fronte dei “160 giorni previsti”
Lavori ancora fermi all’ospedale di Tivoli e riavviati solo il 13 luglio per l’elisuperficie di Subiaco. “I lavori al Pronto soccorso proseguono- ha dichiarato il 14 luglio a “Il Messaggero” il direttore sanitario dell’ospedale di Subiaco, Franco Cortellessa- e potranno essere completati non appena ultimata la nuova area infetti”. Ma non è vero: il cantiere, dopo una sporadica riapertura del 22 giugno scorso, è stato invece subito richiuso mentre i lavori per la “nuova area infetti” annunciata non sono proprio mai partiti. Eppure la precedente area-Covid, che nel marzo scorso era stata ricavata nel reparto di Chirurgia (con i degenti spostati ed accorpati al terzo piano con la Lungodegenza), dall’inizio di giugno non c’è più (per i potenziali infetti da 2 mesi c’è solo una camera di isolamento al Pronto Soccorso per una sola persona). Da allora si attendono i lavori di trasformazione di una parte dell’ex reparto di Terapia intensiva per aprire “la nuova area infetti”. Ma si aspetta, come per l’elisuperficie: gli operai sono tornati soltanto il 13 luglio, oltre un mese dopo gli annunci di Asl e Comune. Ma, nonostante il cantiere il 19 giugno abbia compiuto il suo primo anno di vita (per lavori che dovevano essere terminati “entro 160 giorni”), mancano ancora (come si può vedere dalla foto) l’illuminazione, il cemento speciale e l’erba.