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Il silenzio degli indigenti scuote la Valle dell’Aniene: “Troppe famiglie alla disperazione e giovani in crisi”

12 tonnellate di prodotti alimentari distribuite nel 2019 dai 20 Centri parrocchiali

“Troppe famiglie sono alla disperazione, lasciate sole ad affrontare gli effetti di questa crisi

economica” che, nella Valle dell’Aniene ai tempi del Coronavirus, è diventata duplice. Dopo un 2019 di recessione, infatti, fotografata da questo ultimo Rapporto annuale della Caritas della Diocesi di Tivoli, è arrivata anche il tutti a casa della pandemia più grave del secolo a finire d’aggravare la situazione socio-economica di uno dei comprensori più poveri della provincia romana. “Nel nostro territorio c’è un numero di famiglie (144) totalmente prive di reddito”. Ed almeno altre “250 famiglie sono costrette a ricorrere al “pacco alimentare” della Caritas per sopravvivere”. Nel 2019 l’associazione cattolica ha distribuito nel comprensorio “circa 12 tonnellate di prodotti alimentari attraverso due mense sociali: Mensa San Lorenzo e Mensa San Lorenzo Diacono, il Centro di distribuzione diocesano e 20 Centri di distribuzione parrocchiali”.

SEMPRE PIU’ GIOVANI – Sarà per colpa della “rilevante crisi occupazionale” della Valle dell’Aniene dove, soprattutto nella “fascia di età che va dai 15 ai 29 anni risulta che la disoccupazione è pari al (39,2%), verosimilmente la più alta nella ex Provincia di Roma” i più giovani risultano quelli più in difficoltà: “Nel Centro diocesano e nei vari Centri parrocchiali, nel corso del 2019 sono state accolte 3.763 persone, ascoltate più volte e tra queste ben 2.816 (74,8%) hanno ricevuto una risposta concreta a fronte del bisogno espresso. Dai dati provenienti dall’Osservatorio permanente, si è notato un rilevante cambiamento nella tipologia delle persone che afferiscono: sempre più giovani, soprattutto italiani, bassa scolarità. Lo dimostra l’aumento degli “utenti” con età inferiore a 30 anni, l’età media piuttosto bassa dei “nuovi ascolti” e la forte diversificazione della nazionalità di provenienza degli immigrati, in forte aumento le persone provenienti dall’Africa, soprattutto giovani. Vogliamo sottolineare un fatto sempre più rilevante: il deciso aumento della presenza di nostri concittadini (+18,2%>2018) e questo dato evidenzia un fatto indicativo: in quest’ultimo quinquennio lo stato di indigenza era soprattutto riconducibile alla popolazione immigrata, oggi invece colpisce una fascia sempre più ampia di nostri concittadini”.

2/3 RICHIESTE DA ITALIANI – “Considerevole il numero degli italiani: 2.614 (69,2%) di cui 1.863 (71,2%) di sesso femminile e 751 (28,8%) di sesso maschile. Il numero degli stranieri: 1.149 (30,8%) dei quali 811 (70,3%) di sesso femminile e 338 (29,7%) dell’altro sesso. Questi numeri- scrive il direttore della Caritas diocesana tiburtina, Virgilio Fantini- per sfatare un luogo comune, dimostrano che il numero dei nostri concittadini che si rivolgono alla Caritas per affrontare i loro bisogni, è senza dubbio superiore a quello degli immigrati nella stessa condizione di fragilità sociale”.

I COMUNI PIU’ IN CRISI – “Le persone accolte e ascoltate provengono dall’intero territorio diocesano: Tivoli (824), Guidonia Montecelio (1631), Castel Madama (266), Vicovaro (169), San Polo dei Cavalieri (61), Marcellina (216), San Gregorio da Sassola (23), Casape (19), Poli (21), Subiaco (211), Cineto Romano (18), Anticoli Corrado (33), Arsoli (37), Gerano (41), Ciciliano (14), Marano Equo (6), Roviano (17), Agosta (39). Da Comuni fuori Diocesi: Palombara (39), Moricone (27), Pisoniano (23), San Vito Romano (28) e 21 persone senza fissa dimora”.