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A24, con il Decreto-Rilancio si “rilancia” anche la messa in sicurezza antisismica dell’autostrada

Con una norma speciale si nominerà il commissario per i lavori sino al 2025

Con il decreto-Rilancio si “rilancia” anche la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25: con una norma speciale, infatti, verrà nominato un commissario straordinario sino al 2025. “Nel decreto Rilancio la messa in sicurezza e il ripristino della viabilità delle Autostrade A24 e A25 diventa un’opera strategica con procedure speciali. È previsto il commissario ex lege per la A24 e A25 con poteri uguali a quelli previsti all’art. 4 del decreto Sblocca Cantieri. Questo è un passaggio decisivo e spero che la nomina di un Commissario straordinario metta fine una volta per tutte al caos e ai disagi causati dalla viabilità sotto il traforo del Gran Sasso e lungo le gallerie- annuncia la deputata Stefania Pezzopane (Pd)- In base all’articolo 206 del decreto Rilancio il Commissario straordinario, in carica fino al 31 dicembre 2025, avrà ampi poteri per assumere ogni determinazione necessaria per il completamento dei lavori in qualità di stazione appaltante e opere in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Entro 30 giorni dalla nomina, il Commissario straordinario definisce il programma di riqualificazione delle tratte delle Autostrade A24 e A25. Per gli interventi individuati, entro 90 giorni, procede alla definizione del fabbisogno finanziario e al cronoprogramma”.

IL CONSIGLIO DI STATO – Già nell’aprile scorso il Consiglio di Stato aveva accolto il ricorso contro il Ministero per le Infrastrutture e Trasporti presentato da Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade, finalizzato alla “richiesta di ottemperanza” di quanto stabilito dagli stessi giudici amministrativi nella sentenza del 17 luglio scorso con la quale si obbligava il Mit ad approvare entro il 31 ottobre il nuovo piano economico finanziario (Pef). I giudici amministrativi ai quali Sdp si era rivolta nel dicembre scorso in seguito al mancato rispetto della sentenza, hanno nominato un commissario ad acta nella persona del capo Dipartimento per il Coordinamento amministrativo (Dica) presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, Maria Barillà, che ha – si legge nella sentenza – facoltà di sub delega. L’alto dirigente del ministero è chiamato a dare attuazione al Pef che prevede la messa in sicurezza strutturale antisismica delle due autostrade con un intervento sull’attuale tracciato: si tratta di un mega progetto previsto nelle legge di stabilità 2012 nella quale le due arterie in seguito al terremoto dell’Aquila del 2009, vengono considerate strategiche in caso di calamità naturali. L’attuale versione del Pef prevede un maxi-investimento di circa 3,1 miliardi di euro, di cui 2 coperti dallo Stato e la restante parte da Sdp, e la calmierazione delle tariffe, il cui aumento dopo le polemiche nei territori, è congelato. Il Pef, ai tempi del ministro pentastellato Danilo Toninelli, è stato oggetto di presa d’atto da parte del Cipe il primo agosto e poi inviato in Europa per il passaggio definitivo. Nei mesi scorsi, con la testa del Mit passata a Paola De Micheli (Pd), è emerso che la commissione europea non lo ha esaminato rimandandolo indietro a causa del mancato invio da parte del Mit, dei chiarimenti richiesti in sede comunitaria. Il Pef era stato approvato il 31 luglio scorso anche dall’Autorità di regolazione dei Trasporti. La Società Strada dei Parchi il mese scorso aveva accolto “con estremo favore la sentenza del Consiglio di Stato con cui, preso atto dei ritardi e dell’inerzia che ha caratterizzato in questi anni l’attività del Ministero delle Infrastrutture circa il procedimento di approvazione del nuovo Piano Economico-Finanziario previsto dalla legge 228 del 2012, viene nominato un commissario ad acta”.

 

 

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Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene