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ALTRI 2 MORTI NELL’ASL ROMA 5, CON IMPENNATA DI POSITIVI: +36 I CONTAGIATI SALGONO A 359.

ALTRI 2 MORTI NELL’ASL ROMA 5, CON IMPENNATA DI POSITIVI: +36 I CONTAGIATI SALGONO A 359.

IL PD DIMENTICA LA SUA PROPOSTA DI LEGGE SUGLI OSPEDALI MONTANI DEL 2009 (E ANCHE PERTINI…)

Per il terzo giorno consecutivo nell’intero Lazio l’impennata più alta è registrata nell’Asl Roma 5: “36 nuovi casi positivi. 2 decessi: un uomo di 80 anni e un uomo di 71 anni. 2 pazienti sono guariti. 1375 persone sono uscite dall’isolamento domiciliare”.

 

Salgono così a 359 i positivi al coronavirus nei 70 Comuni dell’Asl Roma 5.

 

TERAPIA INTENSIVA A SUBIACO – Intanto nessuna reazione dai circoli Pd della Valle dell’Aniene che, sia pur esprimendo più indipendenza e spirito critico del sindaco di Subiaco rispetto a Zingaretti (loro, almeno, denunciano la disparità di trattamento subito dalla Regione rispetto ad altri territori), cadono nello stesso errore del sindaco sublacense, non chiedendo la riapprovazione della legge sull’ospedale montano (e dire che, nel 2009, la proposta partì proprio dai Pd Carlo Lucherini e Guido Milana), ribadendo la stessa e sola “richiesta di realizzare presso l’Ospedale di Subiaco un reparto dedicato alla Terapia Intensiva”.

Senza ricordare che quel reparto, chiuso nel 2015 proprio da Zingaretti, a Subiaco c’era sin dalla sua inaugurazione, fatta dall’indimenticabile presidente della Repubblica, Sandro Pertini nel 1978. Ecco cosa scrisse il Corriere della Sera (articolo in basso):

“Il presidente della Repubblica interviene questa mattina alla inaugurazione del nuovo ospedale di Subiaco. Al termine della cerimonia, il capo dello Stato visiterà i reparti di Rianimazione e di Chirurgia del nuovo ospedale. L’ospedale ha richiesto 11 anni di lavoro e una spesa di sei miliardi. Anche se è soltanto ospedale di zona, è uno dei più accoglienti del Lazio sia per la completezza delle attrezzature sanitarie, alcune delle quali d’avanguardia come ad esempio l’impianto per la dialisi, unico in provincia di Roma, quello per la Rianimazione e cardiologo”.

 

DA TRIBUNALE DEL MALATO AD AVVOCATO D’UFFICIO DEL SINDACO – Ma a Subiaco funziona un po’ tutto alla rovescia. Come il Tribunale per i diritti del malato, che in tutta Italia tutela l’utenza sanitaria. A Subiaco, dopo la morte del mai abbastanza rimpianto Antonio Lollobrigida, che ha difeso l’ospedale fino all’ultimo respiro, negli ultimi 4 anni la sezione non ha mai diffuso un solo comunicato stampa di proteste, proposte o denunce sui disservizi, neanche davanti alla decimazione subita dall’Angelucci (-47% dei posti letto).

Anzi, il coordinatore sublacense del Tribunale, invece della toga della pubblica accusa contro chi taglia e non assicura i servizi, sembra preferire quella dell’avvocato d’ufficio in difesa di sindaco, Asl e Regione.

E, invece di fare il verso a chi ha il potere, usa la licenza poetica per comporre rime in lode di chi governa (foto in basso), nonostante i disastrosi risultati sotto gli occhi di tutti.

Ci sarà un giudice al Tribunale per i diritti del malato?

 

Antonio Sbraga – L’AnienE-News n° 24 – 03/04/2020

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene