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Valle dell’Aniene, 50enne accusato di aver costretto il figlio “a guardare foto e video hard”

Avviso di conclusione delle indagini preliminari per un 50enne residente in un Comune della Valle dell’Aniene, accusato dalla Procura di Tivoli di “violenza fisica, intimidazione, umiliazione, ingiurie e minacce” ai danni del figlio minorenne. “Costretto a guardarlo mentre si ritraeva fotografie ai genitali, e a guardare sia video ed immagini pornografiche sia le parti intime della zia, creando nella vittima una condizione di soggezione psicologica e di timore continuo per la propria incolumità personale”. Nella relazione stilata per l’apertura dell’anno giudiziario la Procura di Tivoli ha avvertito che, nei 75 Comuni del suo circondario, per “i reati di maltrattamento e di violenza sessuale nell’ultimo triennio le notizie di reato sono raddoppiate (da 502 a 980). Per atti persecutori del 48% (da 206 a 307), per maltrattamenti in famiglia del 59% (da 247 a 407) e per violenza sessuale del 100%; (da 49 a 100)”. Nell’ultimo biennio al Tribunale di Tivoli “il 55% delle richieste di misure di custodia cautelare personale riguarda reati di violenza domestica e di genere”. Sono dati “di dimensioni allarmanti, sia per il numero delle vittime, sia per l’elevatissima percentuale dei casi non denunciati”, ha sottolineato il procuratore della Repubblica di Tivoli, Francesco Menditto.

 

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene