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GIORNO IN PROCURA FEBBRAIO 2020

08/02/2020 – TOR BELLA MONACA: ARRESTATI 2 PUSHER IN POCHE ORE – Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca al termine di mirati controlli antidroga, in alcune piazze di spaccio del quartiere, hanno arrestato due spacciatori, uno di cocaina e uno di hashish. La prima attività è stata portata a termine dai Carabinieri, in una piazza di spaccio di via San Biagio Platani. I militari hanno arrestato al termine dell’attività, un romano di 43 anni, con precedenti e nullafacente, che è stato notato cedere dello stupefacente ad alcuni giovani acquirenti, che sono riusciti a fuggire all’atto del blitz. A seguito della perquisizione personale, i militari hanno rinvenuto e sequestrato nelle tasche del 43enne, 13 dosi di cocaina e la somma contante di 335 euro, ritenuta provento dello spaccio. I militari in un’altra piazza di spaccio di largo Ferruccio Mengaroni hanno bloccato un romano, di 30 anni, perché notato con fare sospetto. Sottoposto al controllo è stato trovato in possesso di 21 dosi di hashish, del peso di circa 41 grammi, il tutto sottoposto a sequestro. I pusher sono stati portati in caserma e successivamente su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime degli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

 

08/02/2020 – GUIDONIA, ARRESTATI 5 “CAMINANTI” PER COMBUSTIONE ILLECITA DI RIFIUTI – Dopo varie segnalazioni di incendio di rifiuti nelle campagne adiacenti la via Tiburtina, i Carabinieri della Tenenza di Guidonia Montecelio e del Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale Agroalimentare e Forestale di Roma hanno svolto dei servizi di osservazione che hanno consentito di sorprendere nella flagranza 5 cittadini italiani, di età compresa tra i 39 e i 49 anni, appartenenti al gruppo nomade dei “caminanti”, che sono stati arrestati per combustione illecita di rifiuti.

I Carabinieri hanno documentato come i cinque erano dediti al traffico ed allo smaltimento non autorizzato di rifiuti e sono stati scoperti mentre bruciavano rifiuti speciali pericolosi senza alcuna autorizzazione in un terreno adiacente alla chiesa di Santa Sinforosa. Domato l’incendio sul terreno, sottoposto al vincolo della Soprintendenza per i beni culturali, i cinque sono stati arrestati dai Carabinieri e messi a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, in regime di arresti domiciliari per la successiva convalida davanti al Giudice.

 

06/02/2020 – TOR BELLA MONACA: ARRESTATI 4 SPACCIATORI – Lo scorso pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Roma Tor Bella Monaca hanno fatto scattare l’ennesimo blitz nella nota “piazza” di spaccio di via dell’Archeologia. Al termine delle attività i Carabinieri hanno arrestato di 4 persone e sequestrato 91 dosi, tra cocaina, crack ed eroina e circa 600 euro in contanti. Il primo a finire in manette, è un 28enne del Marocco, già gravato da un decreto di espulsione, sorpreso a cedere droga ad un giovane, nella “piazza” del civico 106 di via dell’Archeologia. Fermato e controllato, è stato trovato in possesso di 21 dosi di cocaina e denaro contante, provento dello spaccio. E’ stato arrestato per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Identificato anche l’acquirente, poi segnalato all’Ufficio Territoriale del Governo di Roma, quale assuntore. Nello stesso contesto i militari hanno anche bloccato una coppia di romani, entrambi già con precedenti, lei di 20 anni e lui 32enne, perché notati con fare sospetto. Fermati e sottoposti ad un controllo i Carabinieri hanno rinvenuto 5 dosi di crack, 32 di eroina e 16 di cocaina e circa 230 euro in contanti. Al civico 90, poco più tardi, i Carabinieri hanno arrestato un 44enne romano, già noto alle forze dell’ordine, pizzicato dai militari mentre cedeva un involucro ad un acquirente. Fermato sul posto i Carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato 7 dosi di eroina e 10 di cocaina e circa 300 euro in contanti. I pusher sono stati portati in caserma e trattenuti in attesa del rito direttissimo.

 

01/02/2020 – 220 ANNI DI CARCERE AI 29 ESPONENTI DELLA “COSA NOSTRA TIBURTINA” – Oltre 220 anni di carcere, tante sono state le condanne inflitte agli ultimi 29 componenti della “Cosa Nostra” tiburtina arrestati dai carabinieri nel dicembre del 2018. Dopo le prime sentenze dello scorso luglio ai dieci imputati che avevano scelto il rito abbreviato, condannati a 112 anni di carcere, nell’aula bunker di Rebibbia è stata scritta la parola fine all’attività del gruppo criminale che era riuscito a riorganizzarsi nonostante due maxi retate della polizia e dei carabinieri che avevano preceduto l’ultima di tredici mesi fa. La banda gestiva diverse piazze di spaccio tra Tivoli e Guidonia Montecelio. Per tutti è caduta l’aggravante dell’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti. La procura Antimafia, che ha coordinato le indagini dei carabinieri della compagnia di Tivoli, per questi ultimi imputati aveva chiesto un totale di 398 anni di reclusione ma il collegio di giudici, Nicola Di Grazia, Antonio Ruscito, Emanuela Francini, ne ha concessi di meno, assolvendo anche 3 imputati, Manuel D’Ascenzo, Giuseppe De Angelis e Fabio Vincenzo Bellinati. Dure, comunque, le condanne per i capi dell’organizzazione. Su tutti spiccano i 18 anni inflitti a Cristian D’Andrea e i 16 a Massimo Piccioni, a cui si devono sommare altri tre anni di libertà vigilata. Tredici anni e quattro mesi, poi, sono stati inflitti Stefano Romano, Luciano Tieso, Massimo Morresi. Le altre condanne vanno da 10 ad un anno di reclusione. I componenti del sodalizio, rimasti orfani del capo Giacomo Cascalisci morto suicida in carcere a Torino nell’agosto del 2018, si erano organizzati e strutturati con ruoli specifici con capi, colonnelli che dirigevano lo spaccio e poi cassieri, pusher e vedette. Nel gruppo c’erano anche alcune donne che, per lo più, pensavano alla gestione dei conti.

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene