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Asl Roma 5, dimezzati i laboratori analisi: “Mancano 37 tecnici su un organico di 80”

Servono 37 tecnici di laboratorio analisi nei 5 ospedali dell’Asl Roma 5, che soffrono di una “rilevante criticità dovuta alla carenza di personale”. E’ dimezzato, infatti “l’organico, che dovrebbe essere composto da 80 unità totali, invece ha un numero attuale palesemente insufficiente, circa 37, per una gestione congrua dei vari laboratori di patologia clinica- denuncia il segretario totale della Cisl, Dimitri Cecchinelli- nell’ultimo biennio i pensionamenti non sono mai stati sostituiti. E’ necessario continuare a scorrere le graduatorie a tempo determinato nelle more del concorso”. Anche perché, nel frattempo, i paramedici sono costretti a fare anche i “paratecnici”, come accade all’ospedale di Subiaco, dove sono rimasti solo 3 tecnici in servizio: l’Asl ha disposto la chiusura del laboratorio analisi nei turni notturni (19,30 – 8) e in quelli pomeridiani dei giorni festivi. Ed ha installato 4 macchine (Poct) del laboratorio direttamente nel Pronto Soccorso. Ma azionate dagli infermieri, costretti a seguire le fasi di elaborazione delle provette dei vari esami, che poi inviano via fax all’ospedale di Tivoli per il referto.

LISTE D’ATTESA – Prima di riuscire a “vedere” un oculista all’ospedale di Tivoli “ci vuole oltre un anno, come accade anche per altre visite specialistiche”, denuncia il Tribunale per i diritti del malato (Tdm). All’ospedale di Subiaco le liste per le radiografie sono chiuse dal 30 novembre scorso. E in tutti i 5 ospedali dell’Asl Roma 5, compresi quindi anche i presidi di Colleferro, Palestrina e Monterotondo, c’è lo “0,0%” di riuscire a prenotare una visita gastroenterologica o una elettromiografia “differibile” (ossia non urgente) entro i tempi massimi previsti dalla legge, come quantifica il monitoraggio effettuato dalla stessa Regione Lazio, che indica con il bollino rosso anche altri 2 esami quasi indisponibili nell’Asl Roma 5: l’ecocolordoppler cardiaca (solo il 33% di appuntamenti entro i tempi massimi) e l’ecografia della mammella (42,9%). Questo il calendario appena iniziato delle prestazioni ambulatoriali nel quadrante est: “Bisogna risolvere il problema delle liste d’attesa- protesta il Tdm- molte prestazioni non vengono erogate, costringendo i cittadini a rivolgersi al privato”. A cominciare dalle risonanze magnetiche, di cui sono completamente privi i 5 ospedali dell’Asl Roma 5, che costringono anche i degenti ad andare in ambulanza nei centri convenzionati per sottoporsi all’esame. “Nel 2018 la spesa è stata pari a 4.818.483 euro”, ha quantificato la stessa Asl, che annuncia l’acquisto della risonanza magnetica per l’ospedale di Tivoli sin dal 2015. Nel marzo 2018 è stato nuovamente annunciato l’acquisto della strumentazione ma, 23 mesi dopo, ancora non arriva nulla.

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene