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Sambuci-Mandela, lavori per 304 mila euro Ma Arcinazzo “attende interventi dal 2015”

La Valle dell’Aniene è una “frana” dal punto di vista idrogeologico. Gli smottamenti vanno da Arcinazzo Romano a Mandela, toccando Subiaco, Gerano, Jenne, Rocca Santo Stefano e Sambuci. La situazione più a rischio è nel Comune montano di Arcinazzo, dove il sindaco sta tempestando di telefonate e lettere la Città Metropolitana, per sistemare una frana sulla provinciale, avvenuta, addirittura, ad ottobre del 2015. La strada interessata è la carreggiata che passa all’interno del centro storico e lo collega con la strada regionale Sublacense. “Aspettiamo da oltre quattro anni un intervento concreto – ha detto il sindaco, Giacomo Troja- ho chiamato ancora la Città Metropolitana e ho parlato con il consigliere delegato ai lavori pubblici e alla mobilità, Carlo Caldironi. L’ho invitato a venire ad Arcinazzo e vedere di persona come stanno effettivamente le cose e il pericolo che ogni giorno corre chi passa in quel tratto di provinciale”. L’unica soluzione per l’incolumità di automobilisti e passeggeri sarebbe la chiusura della strada ma il sindaco non ne vuole sapere. “Se la chiudo – ha obiettato Troja – non c’è più il collegamento con la Sublacense per andare verso la provincia di Frosinone. Gli automobilisti sarebbero costretti ad allungare il viaggio e si bloccherebbe anche il trasporto pubblico del Cotral, in pratica resteremmo isolati. Mi sono assunto questa responsabilità di non chiuderla per non creare problemi ai miei cittadini. Ma la corsia interessata dalla frana è su un dirupo molto profondo. Il responsabile dell’area metropolitana è venuto, ha detto che i fondi ci sono ma i lavori non sono mai iniziati e l’evento si è verificato ad ottobre del 2015”.  Situazione critica anche a Subiaco su due strade provinciali, quella che va verso Contrada Caprola e sulla Subiaco- Jenne-Vallepietra.  Sulla prima il 22 dicembre ha ceduto il ciglio di una corsia e, per precauzione, la via è stata interdetta al transito veicolare e poi riaperta. La provinciale verso i l’abbazia benedettina e i Comuni di Jenne e Vallepietra è ancora in attesa dei lavori di definitiva sistemazione, proprio, sotto il Monastero di Santa Scolastica. L’evento franoso si è verificato a novembre del 2018, con una grande massa di terra e detriti che ha invaso all’alba tutta la strada. In attesa dell’intervento di sistemazione del costone che sovrasta la provinciale, si può transitare a velocità ridotta e la zona è, comunque, monitorata dalle telecamere.  Riaperta, invece, la strada intercomunale Subiaco – Rocca Santo Stefano e ripreso il servizio del trasporto pubblico locale, che collega i due centri. “La strada è stata riaperta grazie anche all’impegno del Comune di Subiaco – ha detto il sindaco di Rocca, Sandro Runieri – abbiamo presentato in Regione un progetto per la definitiva sistemazione, occorrono 800 mila euro”. A Rocca Santo Stefano è ancora chiusa la provinciale 63/A che collega il paese con la Capitale. <La città Metropolitana – conclude Runieri – ha stanziato altri 400 mila euro ma è importante che la pratica amministrativa vada avanti, l’evento franoso c’è stato a marzo del 2018”. Lavori ultimati, invece, sulla provinciale 41/A che collega la statale Tiburtina a Sambuci e Mandela. La frana che ha bloccato il transito di auto e mezzi c’è stata i primi di dicembre dello scorso anno, “evidenziando, sulla parete sovrastante la strada provinciale già dotata di reti paramassi, lo sfondamento di un elemento di detto presidio di prevenzione delle frane che aveva trattenuto una parte abbastanza consistente di materiale lapideo sciolto”, ha scritto l’ex Provincia, che ha deliberato 304 mila euro per effettuare i lavori urgenti.