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“Roxy Bar”, anche la Corte d’Appello ha confermato la condanna per Casamonica

Condannato a 6 anni di carcere dalla Corte d’Appello di Roma Antonio Casamonica, imputato per l’aggressione al “Roxy Bar” della Romanina, compiuta ad aprile dello scorso anno. Riconosciuta anche in secondo grado l’aggravante del metodo mafioso. Il 25 febbraio scorso i giudici del Tribunale di Roma avevano condannato a 7 anni in primo grado Casamonica, accusato di lesioni e violenza privata con l’aggravante del metodo mafioso per il raid compiuto ai danni del titolare del bar e di una giovane disabile. Il pm Giovanni Musarò aveva sollecitato una condanna a 7 anni e 4 mesi. Per lo stesso fatto sono stati già condannati con rito abbreviato Alfredo Di Silvio (4 anni 10 mesi), Vincenzo Di Silvio (4 anni e 8 mesi) e il nonno Enrico, che era ai domiciliari, con l’accusa di minaccia, (2 anni e 2 mesi): anche per loro è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso. L’aggressione ai danni dei titolari del Roxy Bar della Romanina, secondo l’ipotesi accusatoria, era stata fatta come ritorsione per il fatto di non essere stati serviti subito. Il gruppo, nel quale era presente Antonio Casamonica, prima offese i gestori e poi passò alle vie di fatto, arrivando a prendere a cinghiate una cliente disabile che era intervenuta invitando gli aggressori ad allontanarsi. “La sentenza di Appello conferma la condanna di Antonio Casamonica, ma soprattutto che quella di Casamonica è stata un’aggressione di stampo mafioso. Noi siamo accanto ai cittadini onesti, in questo caso accanto a Roxana. Siamo accanto alle persone come lei”, ha commentato la sindaca, Virginia Raggi.

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene