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Asl Roma 5, la Regione approva il bilancio “con riserva” E nuova inchiesta a Catania per il neo-Dg Santonocito

Il decreto U00455 del commissario ad acta per la sanità del Lazio, Nicola Zingaretti, ha verificato che il risultato di esercizio di tutte le aziende del Servizio sanitario regionale riporta un valore complessivo di perdite per 391 milioni e 94 mila euro approvando i bilanci di esercizio delle Asl Roma 2 e Roma 3. Approvati, “fatti salvi i rilievi emersi in sede di verifica da parte dei collegi sindacali, i bilanci delle Asl Roma 1, 4 e 6, Rieti e Viterbo. E delle aziende ospedaliere San Giovanni Addolorata, Sant’Andrea, Ifo e Inmi, Tor Vergata e Ares 118. Approvati, invece, con riserva i bilanci di Asl Roma 5, Viterbo, Latina e Frosinone. E delle aziende ospedaliere San Camillo-Forlanini e Umberto I “tenuto conto che il Collegio sindacale di ciascuna di esse non ha ancora fatto pervenire all’ufficio preposto la relazione contenente il giudizio sull’andamento della gestione nel suo complesso e sui risultati conseguiti nell’esercizio, anche in rapporto al grado di realizzazione del budget, nonché sull’affidabilità, compiutezza e correttezza nella tenuta della contabilità e sulla corrispondenza tra i dati di bilancio e le risultanze delle scritture contabili”. Per questi motivi il commissario, Nicola Zingaretti, si è riservato, “all’esito della verifica dei verbali dei collegi sindacali, l’adozione degli opportuni o necessari provvedimenti”.

LA NUOVA INCHIESTA SUL D.G. – La Guardia di finanza di Catania ha notificato la conclusione di avviso indagine nei confronti di 36 persone nell’ambito di un’inchiesta per falso in bilancio al Comune di Catania dal 2013 al 2018. Tra gli indagati l’ex sindaco, Enzo Bianco, e i componenti delle sue giunte amministrative, dirigenti e funzionari dell’ente. Tra i quali c’è anche l’ex ragioniere generale del Comune, Giulio Giorgio Santonocito, attuale nuovo direttore generale dell’Asl Roma 5. Il manager, che si è insediato a Tivoli il 18 novembre scorso dopo la nomina firmata dal presidente Zingaretti, è già imputato a Catania anche per abuso d’ufficio. Il primo novembre scorso Santonocito è stato, infatti, rinviato a giudizio nel procedimento che lo vedeva indagato con l’accusa di aver conferito, in qualità di direttore generale dell’azienda ospedaliera “G. Garibaldi” di Catania, un incarico da 40mila euro come medico esterno a Valentina Scialfa. La nomina risale al 2015 e in quel momento Scialfa era assessore alla Scuola della Giunta Bianco a Catania. Il direttore generale ha optato per il giudizio abbreviato e sarà giudicato il primo aprile del 2020: “Ho scelto l’abbreviato proprio perché sono sereno e convinto che quella nomina fosse assolutamente legittima”, ha assicurato Santonocito.

 

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Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene