Dopo la “convenzione per lo svolgimento di pubblica utilità” siglata tra il Tribunale di Tivoli e l’associazione Anffas Subiaco onlus, anche il Comune di Bellegra ha siglato un analogo atto col foro tiburtino. Valido per tutti quei casi, previsti dall’articolo 168 bis del codice penale, nei quali, su richiesta dell’imputato, il giudice sospende il procedimento e dispone la messa alla prova di una prestazione di pubblica utilità (che consiste in una prestazione non retribuita in favore della collettività non inferiore ai dieci giorni). Il Comune di Bellegra consente che “10 soggetti svolgano presso le proprie strutture l’attività non retribuita in favore della collettività”. Da svolgersi in 3 uffici: quelli del municipio oltre che nelle sedi della Protezione civile e della Pro Loco bellegrana. L’Anffas, invece, potrà accogliere fino a “25 soggetti” nei Centri diurni di Subiaco, Olevano Romano e Fiuggi per impiegarli nella “assistenza domiciliare, trasporto alunni con disabilità, nel progetto di Onoterapia, come aiuto nelle attività di laboratorio, o di preparazione e riassetto degli spazi dei Centri diurni, l’accompagnamento degli utenti presso gli uffici, nella presenza sui pulmini e nella cura di due asini e manutenzione degli spazi utilizzati nell’ambito del progetto di Onoterapia per le persone con disabilità”. Gli “oneri per la copertura assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali, nonché riguardo alla responsabilità civile verso terzi dei soggetti avviati al lavoro di pubblica utilità” sono a carico del Comune. La convenzione, firmata dal presidente del Tribunale di Tivoli, Stefano Carmine De Michele e dal sindaco, Flavio Cera, scadrà nel 2024 “e potrà essere rinnovata d’intesa tra i contraenti”.