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Asl Roma 5, solo 12 esami “differibili” su 29 sono disponibili (e la metà non rispetta i tempi massimi)

Nella prima settimana di settembre nel Lazio nessuno dei 29 esami diagnostici differibili rispetta in pieno i tempi massimi previsti dalla legge (60 giorni). Per 24 esami il rispetto dei tempi oscilla, infatti, tra il 50% e il 90% (media 67%) mentre i restanti 5 la stessa Regione li indica con il bollino rosso: Tac addome, risonanza magnetica cervello, colonscopia, Sigmoidoscopia ed elettromiografia. Nell’Asl Roma 5 sono disponibili meno della metà dei 29 esami: solo 12. E la metà di questi esami ha il bollino rosso: significa che meno del 50% degli appuntamenti rispetta i tempi massimi. Riguarda le mammografie, le ecografie di capo e collo, gli ecocolordoppler dei tronchi sovra aortici e dei vasi periferici, oltre che le ecografie della mammella. L’inizio di settembre, come tutto il mese di agosto, è stato segnato anche dai problemi tecnici che hanno obbligato a decine di minuti in attesa gli utenti del centralino Recup (06.9939). Fino a 449 persone in coda e 49 minuti di attesa per riuscire a parlare con un operatore. Poi il centralino Recup ha fatto ricorso anche al seguente avviso registrato: “Gentile utente, a causa dell’intenso traffico, le linee sono momentaneamente indisponibili. Ci scusiamo per il disagio e la invitiamo a riprovare più tardi”. Con buona pace dell’annuncio fatto venerdì 6 dall’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, che ha assicurato “il ripristino del servizio”. E il Tribunale per i diritti del malato ha avviato un “Monitoraggio civico sul funzionamento del CUP Regione Lazio” chiedendo ai cittadini di segnalare i disservizi online.

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Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene