Anche il direttore sanitario aziendale, Luciano Cifaldi, si è dimesso il primo settembre dall’Asl Roma 5, l’unica azienda del Lazio rimasta commissariata, per la quale la Regione non ha proceduto alla nomina del direttore generale nonostante il bando pubblicato nel gennaio scorso (è retta da 21 mesi ad interim dal direttore generale dell’Asl Roma 4, Giuseppe Quintavalle, commissario dal gennaio 2018), unico caso nel Lazio. Altro primato: ora l’azienda è gestita da 3 facenti funzioni: nessuno tra le figure previste (direttori generale, amministrativo e sanitario) è, infatti, titolare. Tutti “facenti funzioni”: il commissario reggente, la direttrice amministrativa (Marilù Saletta) e ora quello sanitario (Giuseppe Niccolò).
L’INTERROGAZIONE – Su questo caso l’intero gruppo consiliare della Lega ha presentato un’interrogazione urgente al presidente Zingaretti per chiedere lumi “sulla mancata nomina del direttore generale dell’Asl Roma 5 e sulle problematiche dell’azienda riportate dal quotidiano Il Tempo del 2 luglio scorso”. Un’Asl per la quale la Regione non ha indicato la nomina del dg, “senza dare alcuna spiegazione. Come per i problemi evidenziati da “Il Tempo”: il più alto tasso di mobilità passiva (3 ricoveri su 4 effettuati in altri ospedali), il più basso numero di posti letto (ne mancano 889, pari a 2/3 degli standard previsti). E i 5 ospedali, come ammesso dalla stessa Asl, “non dispongono di risorse fondamentali per la cura di patologie assolutamente comuni che rappresentano le principali cause di mortalità” ed è priva “di strumenti obbligatori e risonanza magnetica”, oltre a disporre “di Tac obsolete vecchie di 13 anni”.
L’INDISCREZIONE – Il 4 settembre il giornale online “Affari Italiani” ha però pubblicato la seguente indiscrezione: “Rinviato a giudizio per abuso d’ufficio a Catania, Giorgio Santonocito, nuovo Direttore Generale della ASL Roma 5 nominato da Zingaretti”. Santonocito è uno dei 17 nomi selezionati dalla commissione degli esperti nella rosa sottoposta al presidente della Regione, che però ancora non ha avanzato nessuna proposta di nomina alla Commissione Sanità, che infatti per le sedute calendarizzate dell’11 e 12 settembre non prevede l’Asl Roma 5 all’ordine del giorno dei lavori.
