Chiuderà il primo settembre la mostra sullo scultore Domenico Ponzi al Museo di Anticoli Corrado (martedì–venerdì: h. 10-16 / Sabato – domenica: 10-18). Ecco cosa ha scritto sul quotidiano “Il Giornale” il critico d’arte Vittorio Sgarbi sulla “provvidenziale mostra al Civico museo di arte moderna e contemporanea di Anticoli Corrado. In questo museo è da poco finita una mostra su Fausto Pirandello dedicata all’ispirazione dai suoi familiari, in particolare il figlio Pierluigi. Anticoli è stata un crocevia di artisti straordinari, e ancora vi sono i loro santuari, come lo studio del grande, anch’esso dimenticato, Pietro Gaudenzi. Ad Anticoli vissero e lavorarono Arturo Martini e Attilio Selva, ma il loro destino li ha portati altrove. Ponzi, nato a Ravenna, sposando Angela Toppi iniziò a frequentare Anticoli. Una delle sue prime importanti sculture è il bassorilievo Nudo di donna del rilievo in argilla, del 1918: uno studio di accademia, prova d’esame, per il quale aveva posato la giovanissima anticolana Pompilia D’Aprile, che dieci anni dopo avrebbe sposato Fausto Pirandello. […] Mai retorico e sempre autentico, Ponzi si manifesta anche nel nudo esposto nel 1941 alla quarta Quadriennale di Roma, dal titolo Dopo la tempesta o Sogni di quiete. Anche in questo caso la fonte viene da Anticoli. Una modella in abbandono con il volto attraversato dalla malinconia. […] La delusione non è rinuncia, non è sconfitta, ma è ripiegamento su se stesso nell’isolamento di Anticoli Corrado, al centro della propria coscienza e della propria profonda autenticità. Proseguì a ritrarre i volti anticolani che lo interessavano: in particolare il bellissimo Ritratto di Anna Piselli (1953) nel quale colse il momento di delusione e di rabbia della ragazza dopo la fine della relazione con il pittore inglese Peter Lanyon (1918-1964)”.