Il sito di “trasferenza” di Ponte Malnome rischia di essere “trasferito” a Rocca Cencia o Guidonia

Rocca Cencia e Guidonia rischiano di vedersi trasferire in casa il sito di “trasferenza” di Ponte Malnome, l’impianto aperto in tutta fretta a inizio gennaio, sull’onda dell’emergenza, per rimpiazzare il Tmb del Salario distrutto dalle fiamme. Il prossimo 30 giugno il Campidoglio dovrà smantellare il sito e le due opzioni, Rocca Cencia e Guidonia, sono sul tavolo insieme all’intramontabile Malagrotta. Perché serve un’area dove riversare l’immondizia, in attesa che venga caricata su altri mezzi e portata verso inceneritori e discariche lontano da Roma. In gergo tecnico, si chiama appunto «sito di trasferenza». Si è sfruttato per anni il piazzale del Tmb Salario, poi l’incendio ha acceso il semaforo rosso per i compattatori dell’Ama. Anche Rocca Cencia ha subito un rogo: 400 tonnellate di rifiuti bruciati e danni ai macchinari utili alla separazione della spazzatura. E si è scoperto che mancava l’impianto di video sorveglianza, il cui ripristino è stato annunciato dalla sindaca Virginia Raggi: “A Rocca Cencia dal 18 aprile sono in funzione alcuni rilevatori di ingresso allo stabilimento. Questo consente il controllo degli accessi all’area e restituisce un complessivo miglioramento della sicurezza interna. All’interno del centro sono state posizionate inoltre due telecamere nella vasca di ricezione: in questo modo le immagini vengono videoregistrate e visualizzate in portineria. Nell’area di ingresso dei veicoli, abbiamo applicato alcuni sensori in grado di rilevare l’eventuale presenza di sostanze radioattive all’interno dei rifiuti”. Ma il segretario della Cgil di Roma e Lazio, Natale Di Cola, avverte: “Senza soluzioni, l’estate di caos rifiuti è inevitabile. Anche perché il Tmb Ama di Rocca Cencia è strapieno”.