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Borghesiana, la protesta circonda la villa: “Da Casamonica a casa dei servizi sociali”

Da Casamonica a casa dei servizi sociali. Il 7 marzo a Borghesiana c’è stata la protesta delle associazioni della Rete dei Numeri Pari in occasione dell’anniversario dell’approvazione della legge 109/96. Cartelli e striscioni sono stati issati per circondare simbolicamente la villa confiscata ai  Casamonica “ma mai riassegnata ad attività sociali”. Così hanno protestato diverse associazioni tra cui Libera, Arci, Movimenti per il diritto all’abitare, Rete NoBavaglio, e altre realtà sociali della Rete dei Numeri Pari, che si sono date appuntamento in via della Borghesiana davanti alla grande villa confiscata nel 2016 ad Antonio Casamonica. “Un’azione – spiegano gli organizzatori –  simbolica di riappropriazione di un bene confiscato che, per sua natura, rappresenta un simbolo di riscatto, culturale economico e sociale di valore inestimabile, sicuramente superiore a quello materiale”. A Roma ci sono più di 600 beni confiscati, oltre 1000 quelli posti sotto sequestro dalla sezione misure di prevenzione del tribunale di Roma. “Durante la conferenza dei servizi convocata dall’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati del novembre scorso, il Comune di Roma ha manifestato interesse ad acquisire nel proprio patrimonio 71 nuovi beni ma a oggi nessuna informazione su quali siano e su come si vogliano utilizzare è stata condivisa e diffusa – spiegano ancora gli attivisti della Rete dei Numeri Pari – Proprio per queste ragioni è urgente scongiurarne l’assegnazione a privati o la vendita, sostiene la Rete dei numeri Pari, la quale ricorda anche che ad 8 mesi dall’approvazione del regolamento di Roma Capitale sulla gestione dei beni sequestrati e confiscati alle mafie – e con 2 mesi di ritardo rispetto ai tempi stabiliti – non è ancora stato attivato il Forum: strumento importante e necessario al fine di creare meccanismi partecipativi efficaci; un luogo in cui poter creare delle sinergie, raccogliere esperienze e proposte in collaborazione con l’amministrazione”. Entro il prossimo aprile, invece, ci sarà la pubblicazione del bando regionale da 1 milione di euro sui beni confiscati alle mafie. Attualmente nel Lazio ci sono 780 beni confiscati alle mafie assegnati ai comuni, mentre ulteriori 1023 verranno assegnati nei prossimi mesi. I Comuni beneficiari nel Lazio sono 72: 13 in provincia di Frosinone, 17 in provincia di Latina, 2 a Rieti, 5 a Viterbo e 35 in provincia di Roma.

L'Aniene

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Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene