“Nei prossimi anni daremo casa a 708 nuove famiglie romane. L’emergenza abitativa è molto importante, il mercato degli affitti in questa città è inaccessibile e noi siamo contenti perché nei prossimi tre anni passiamo dalle parole ai fatti”, annuncia l’assessore regionale alle politiche abitative Massimiliano Valeriani che ha illustrato il piano triennale 2019-2021 di Ater. Il piano coinvolgerà anche i quartieri di Tor Vergata, Tiburtino III e a Ponte di Nona. «Si tratta del più grande piano di edilizia popolare a Roma da decenni» spiegano dell’Ater sottolineando come nella Capitale ci sono 12 mila persone che aspettano una casa popolare. In tutto saranno 708 gli alloggi realizzati con soluzioni eco-compatibili e senza consumo di suolo. I nuovi interventi, infatti, saranno fatti su edifici incompiuti, con la riqualificazione dei piani terra e il frazionamento di appartamenti di grande metratura per adeguarli agli attuali standard dei nuclei familiari. «Adotteremo soluzioni costruttive ad alta sostenibilità ambientale con l’obiettivo di garantire la piena autosufficienza energetica degli edifici (fotovoltaico, solare termico)», spiega la Regione.
«Nel 2019 partiranno i lavori per 103 nuovi alloggi, nel 2020 per 316 tra cui quelli per gli scheletri di Cesano e Tor Vergata e nel 2022 per 181 nuovi alloggi. Dei 708 totali 600 interventi saranno di densificazione e 108 di frazionamento. I lavori dureranno da 6 mesi a tre anni – spiega il direttore generale di Ater, Andrea Napoletano – Non ci sarà consumo di suolo perché faremo densificazioni e lavoreremo con cambi di destinazione d’uso e frazionamenti. Infine il 20% dei nuovi alloggi sarà realizzato su cubature esistenti. Saranno edifici sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale e saranno coinvolti diversi quartieri come Primavalle, Tor Vergata, Tiburtino III e a Ponte di Nona».