“Traffico, cessione e detenzione di stupefacenti sono un fenomeno criminoso molto diffuso nel circondario. Il territorio del Comune di Guidonia Montecelio appare come il maggior centro di smistamento e smercio di droga, specie cocaina e marijuana”. A riprova dell’analisi del procuratore Menditto nella sua relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario il 4 marzo è arrivata l’ultima operazione antidroga, con 15 arresti e 20 denunciati per il reato di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti. L’indagine, denominata “Torre 18” dai carabinieri della Compagnia di Tivoli, ha consentito di ricostruire l’operatività di un’organizzazione criminale dedita al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti che aveva costituito, principalmente all’interno delle case popolari di via Rosata n.18, nel quartiere Collefiorito di Guidonia Montecelio, una vera e propria “piazza di spaccio”, che è riuscita nel tempo ad affermarsi come uno dei più grandi supermarket della cocaina dell’area tiburtina. La tracotanza del sodalizio, operante in strada, di fronte all’istituto comprensivo “Montelucci”, è giunta al punto tale da vantare un vero e proprio controllo militare del territorio, al punto che tanti sono stati i genitori che accompagnavano i figli minori a scuola a segnalare la situazione ai carabinieri. L’indagine ha avuto inizio alla fine di giugno dell’anno 2017 sotto l’egida della Procura di Tivoli, che ha coordinato le indagini. Gli elementi investigativi acquisiti hanno dimostrato come l’organizzazione, oltre ad elargire uno stipendio settimanale agli affiliati, che lavoravano su più turni al fine di garantire l’apertura della piazza di spaccio per 14 ore al giorno, forniva assistenza legale ai membri della consorteria criminale, inoltre l’area non solo veniva presidiata da vedette con compiti di “vigilanza” ma erano stati predisposti impianti tecnologici di sorveglianza quali telecamere e sensori di movimento utili a rilevare presenze nell’area esterna del perimetro della Torre 18 di possibili appartenenti alle forze dell’ordine. “A ciò si aggiunge il fatto che gli indagati hanno sempre potuto “contare” sulla collaborazione di molti condomini, a cui affidare i proventi quotidiani dello spaccio per eludere l’azione degli investigatori in caso di perquisizioni domiciliari”, spiegano gli investigatori. Le indagini hanno consentito di identificare 105 assuntori segnalati al prefetto, il sequestro di circa 1Kg di cocaina per un complessivo di quasi 1000 dosi confezionate singolarmente e di una pistola.
IL SUICIDIO – Il 6 marzo un ragazzo di 17 anni è morto dopo essersi lanciato dal quarto piano di un palazzo di Guidonia. Il 17enne è stato trasportato in gravissime condizioni in ospedale, a Tivoli, dov’è morto poco dopo. Pare che si sia gettato dalla finestra dopo che i genitori lo avevano rimproverato per aver trovato nella sua camera un bilancino e un tagliaerba.