Cerca
Close this search box.

Settantamila persone vivono in zone a rischio esondazione vicine ai letti di Aniene e Tevere

A Roma ci sono 71.500 persone che vivono in zone potenzialmente a rischio esondazione. Sono oltre 6 mila gli ettari di territorio cittadino classificati a “massima pericolosità idraulica”, situati prevalentemente vicino al letto del Tevere, dell’Aniene e o dei corsi di acqua minori. la UO di Statistica – Open Data di Roma Capitale e l’ISPRA – Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale – nel corso del 2018 hanno realizzato uno studio nell’ambito di un progetto sviluppato con i volontari del Servizio Civile sul tema del consumo di suolo, con particolare attenzione alle aree a rischio idraulico. Progetto che è stato anche inserito nell’attuale Piano Statistico Nazionale con partner ISPRA ed Istat. Risultato: “Supera i 30 mila ettari (23,54%), circa 3.600 volte l’area del Circo Massimo, la superficie di territorio consumato nella città eterna e di questi oltre il 92% è irreversibile. Consumato anche il 13% delle aree romane a massima pericolosità idraulica del quale oltre l’80% è irrecuperabile”. La maggiore percentuale di territorio impermeabilizzato si trova nei municipi I (74,38%), II (68,42%) e V (63,11%), mentre quella minore ricade nel municipio XIV (12.78%). In linea generale Roma ha perso terreno a vantaggio di edifici (28% delle aree artificiali), strade (21%) e altre aree impermeabilizzate come parcheggi e piazzali (40%) e molte di queste superfici si trovano in zone sensibili, come aree di pericolosità idraulica o aree vincolate. Nel territorio di Roma Capitale le aree caratterizzate dalla massima pericolosità idraulica (reticolo principale e secondario, esclusi i canali di bonifica), aree di esondazione con un tempo di ritorno di 50 anni, hanno un’estensione superiore ai 6 mila ettari e qui risultano consumati più di 800 ettari, di cui l’82% irreversibilmente. Complessivamente, nelle aree di pericolosità idraulica, soggette a esondazioni con tempi di ritorno maggiori di 50 anni, il suolo consumato è caratterizzato dal 26% di edifici, dal 20% di strade asfaltate e nella parte restante da altre aree artificiali come parcheggi, piazzali, campi sportivi e altro. Nei Municipi X e XI, che comprendono le zone urbanistiche di Ostia, Acilia, Malafede, Infernetto e Ponte Galeria, sono invece localizzate le aree di massima pericolosità idraulica legate ai canali di bonifica. Queste si estendono per una superficie di quasi 3.000 ettari, interessando una popolazione di quasi 58.000 abitanti. Il suolo consumato in questo contesto supera i 700 ettari con una percentuale di suolo consumato permanente del 90%.

Picture of L'Aniene

L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene