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“A Guidonia un’alta infiltrazione mafiosa: troppi clan, ma non è un territorio perso”

“A Guidonia Montecelio possiamo dire che esiste una situazione di alta infiltrazione criminale e/o mafiosa”, avverte il Focus sulla città dell’aria redatto dalla “Fondazione Antonino Caponnetto” e l’Osservatorio Mediterraneo sulla Criminalità Organizzata e le Mafie. Però “Guidonia Montecelio non è un territorio “perso” cioè, totalmente in mano alla criminalità organizzata, questo grazie anche all’inversione di rotta che ha dato questa Amministrazione comunale. Le azioni, anche quelle simboliche, poste in essere dalla Giunta di Guidonia Montecelio dimostrano che è stato avviato un percorso di legalità, contro il malaffare e la mafia. E’ fondamentale continuare su questa strada, per contrastare ogni forma di criminalità, senza aver paura di parlarne. Affrontare il tema mafia aiuta il territorio a contrastarla e lo vaccina da qualsiasi forma di “influenza”. I numerosi clan tracciati dimostrano in modo inequivocabile lo spessore criminale presente nel territorio”. E i clan tracciati a Guidonia risultano i seguenti: “Clan Siciliani: presenza di Liggio, Rinzivillo. Clan Campani: Schiavone, Mallardo, Mazzarella, Moccia, Amato-Pagano. Clan Calabresi: ‘ndrine di Sinopoli, di Plati’, Nirta Romeo di San Luca, Paviglianiti. Altri clan: Casamonica, triadi, Guarnera, albanesi, Fasciani, ex Magliana, cosa nostra Tiburtina, narcos vari, usurai, SCU”. In un passaggio i relatori, Salvatore Calleri e Renato Scalia, spiegano che “Un posto in cui i colletti bianchi non hanno fatto da argine ai gruppi criminali ma che al contrario con il loro comportamento li hanno favoriti”. Il procuratore della repubblica di Tivoli, Francesco Menditto, in sede di presentazione del Focus ha aggiunto: “Guidonia Montecelio è una città della periferia di Roma nella quale la criminalità organizzata opera come base di riferimento nel quadrante est”.

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene