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Ministero: “A24, precaria condizione di stabilità in corrispondenza delle frane di Roviano e Arsoli”

Nella relazione stilata dai tecnici del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti sull’A24 è stata segnalata anche “la precaria condizione di stabilità accertata in corrispondenza della frana di Roviano e della frana di Arsoli, per le quali non si ritiene procrastinabile l’intervento di messa in sicurezza dei rispettivi versanti”. La relazione ricorda che lungo A24 e A25 sono presenti 14 gallerie per cui sussiste un obbligo di adeguamento entro il 30 aprile 2019. Secondo il Ministero è verosimile che per la scadenza le autostrade A24 e A25 non saranno in regola con l’obbligo normativo e dunque dovranno essere individuati provvedimenti legislativi per mantenerle in esercizio. “In caso contrario – conclude il Ministero – potrebbe essere necessario interdire al traffico le tratte autostradali interessate dalle gallerie”.

SICUREZZA “INADEGUATA” – 
Secondo il Ministero, “il decadimento manutentivo riscontrato, associato all’incremento dei carichi di esercizio rispetto all’epoca di costruzione, è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione”. E anche “le verifiche di sicurezza strutturali eseguite, sia sulle pile che sui viadotti, hanno restituito risultati molto esigui in termini di coefficiente di sicurezza”. Per questi motivi si chiede alla concessionaria di “individuare le condizioni di traffico che si possono esercitare sulle opere, in condizioni di sicurezza. Particolare attenzione dovrà essere posta nella regolamentazione del traffico dei veicoli pesanti, che come dimostrato nelle verifiche di sicurezza, inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette”. Ma il Ministero chiede anche di effettuare “prove di carico su scala reale (almeno su un viadotto di quelli ispezionati) al fine di accertare lo stato tensionale indotto nelle strutture esistenti dai carichi di esercizio”. Inoltre Strada dei Parchi dovrà monitorare “le deformazioni degli impalcati sotto l’azione dei carichi di esercizio, definendo le soglie di allerta che precludono allo stato limite di esercizio dell’infrastrutture”.

IL VERTICE –
Il 26 ottobre, però, ennesima svolta: “Finalmente è stata fatta chiarezza ed è emersa la verità, cioè che le A24 e A25 sono sicure per ammissione dello stesso dirigente del ministero Migliorino, il quale ha dichiarato che, con l’estensione delle limitazioni di traffico agli 87 viadotti ispezionati dal ministero, sono più sicure”. Così Cesare Ramadori e Mauro Fabris, rispettivamente Ad e vice presidente del Cda di Strada dei Parchi Spa, concessionaria di A24 e A25, al termine del lungo summit sulla sicurezza svoltosi all’Aquila. “Speriamo che finalmente possa rientrare l’allarmismo immotivato e dannoso diffuso in queste settimane” concludono gli esponenti della società concessionaria.

LE LIMITAZIONI –
Sull’A24 e A25 sono attive le limitazioni alla circolazione dei veicoli di massa superiore a 3,5 tonnellate: divieto di sorpasso, obbligo di distanziamento di 50 m sulla corsia di marcia e divieto di sosta e fermata sulla corsia di emergenza dei viadotti delle autostrade A24 ed A25. “Vi è inoltre il divieto di transito per tutti i veicoli e/o trasporti eccezionali di peso superiore a 44 tonnellate sulle medesime opere d’arte (le autorizzazioni già rilasciate per convogli con massa superiore sono sospese)”.

L'Aniene

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Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene