Cerca
Close this search box.

Porte aperte nelle dimore storiche di Tivoli Mandela, Ciciliano, Arsoli, Olevano e Vivaro

Porte aperte nelle “dimore storiche” del Lazio. Ville, parchi e giardini, decine di luoghi in cui il fascino e la suggestione della storia sono rimasti intatti saranno visitabili domenica 21 ottobre. La giornata sarà il primo evento ideato dalla Regione Lazio, con il supporto di Lazio Innova, per promuovere la “Rete delle dimore storiche” costituita nel 2017, che al momento raccoglie 109 siti pubblici e privati selezionati attraverso un avviso pubblico. Cittadini e turisti potranno percorrere il territorio regionale da nord a sud e visitare gratuitamente 72 castelli e complessi architettonici, monasteri, chiese e conventi, palazzi e dimore storiche, parchi e casali. “Dobbiamo riuscire a portare questi flussi fuori dalle destinazioni tradizionali verso territori che hanno le bellezze e la ricchezza di luoghi meno conosciuti e meravigliosi”, parole di Lorenza Bonaccorsi, assessore regionale al Turismo. Sei i siti aperti nella Valle dell’Aniene. Ecco quali sono:

VIVARO ROMANO – Il Castello Borghese è costruito direttamente sulla roccia che caratterizza lo sperone di Colle Gennaro (757 metri sul livello del mare), propaggine del Monte Croce. Sono ancora perfettamente conservate la cinta muraria, costruita con grossi blocchi di pietra locale, la struttura di base della porta d’ingresso e una parte della torre costruita sul suo punto dominante, adibita a prigione nel periodo successivo alla ristrutturazione da parte degli Orsini, intorno all’anno 1.500.

TIVOLI – La Casa Gotica è una delle costruzioni più interessanti di Tivoli. Risalente al XIII secolo, l’edificio ha subito numerosi interventi nel corso dei secoli. La Casa si sviluppa su 3 piani: il piano terra, utilizzato in passato come bottega; il primo piano raggiungibile dalla scala esterna e il secondo, raggiungibile da una scala interna. La struttura, costruita in tufo con inserti in travertino, affaccia su via Campitelli.

OLEVANO ROMANO – Palazzo Colonna-Marcucci si trova all’interno del Castello di Olevano Romano, pregevole esempio di fortificazione medioevale del XIII secolo. Conserva quasi per intero le strutture originarie, appena adattate alle esigenze espositive e abitative. Si presenta come un edificio dall’aspetto austero, su 4 livelli. Prima benedettino e successivamente passato ai Colonna, il palazzo è quindi diventato proprietà dei Borghese fino all’inizio del ‘900.

MANDELA – Il Castello Del Gallo ha le sue origini come fortezza e caserma degli Orsini e fu già proprietà feudale degli Abati di Subiaco. L’antico borgo, nelle sue origini, fu abitato dai Vari, poi conquistati dai romani. Postazione di guardia sulla via Tiburtina-Valeria, rimase proprietà degli Orsini fino al 1600, quando passò ai portoghesi Nunez che lo trasformarono in Palazzo Baronale, con 2 piani al livello della sommità della collina, congiungendolo alla primitiva torre, realizzando un nucleo abitativo, un giardino pensile di arbusti a siepi e cisterne scavate nella roccia.

CICILIANO – Il Castello Theodoli si erge sulla sommità del colle occupato dal centro storico del paese di Ciciliano. Un regesto sublacense dell’anno Mille riporta la notizia della donazione del Castello di Ciciliano all’Abbazia di Subiaco. Fonti storiche attribuiscono la fondazione del maniero e del borgo sottostante a maestranze arabe sconfitte nel 916 lungo il fiume Aniene. Altre fonti datano la fondazione al XII secolo.

ARSOLI – Di origini molto antiche, il Castello Massimo presenta una fortificazione con torri e merlature, ospita all’interno una Cappella con le Stanze di San Filippo Neri, un giardino pensile con un chiostro del ‘600 e un corpo di fabbrica neogotico. L’impianto generale oggi visibile risale al XVI secolo mentre le merlature e alcune pertinenze sono state aggiunte nell’800.