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Borghesiana, arriva l’asfalto steso a freddo: “Ha un rapido processo di indurimento”

“L’Assessorato alle Infrastrutture oltre alle attività di indirizzo politico del dipartimento SIMU porta avanti anche attività di ricerca sui materiali innovativi da introdurre nella realizzazione dei lavori di manutenzione stradale a Roma Capitale”. Lo rende noto l’assessora alle Infrastrutture Margherita Gatta. “In questi giorni – spiega – abbiamo testato su alcuni tratti ammalorati di Via Prenestina, Via Borghesiana e Viale Palmiro Togliatti un particolare tipo di asfalto che anche se steso a freddo ha caratteristiche simili a quello steso a caldo. Questo materiale è malleabile al momento della stesa, aderisce in modo ottimale alle superfici e ha un rapido processo di indurimento. Si abbreviano quindi i tempi di intervento e si minimizzano le interferenze con i flussi di traffico. Essendo privo di solventi può essere interamente riciclato, al pari delle tradizionali miscele a caldo e può essere messo in opera anche a temperature inferiori a 0°C”. “Dai primi risultati visivi – conclude – appare chiaro il corretto funzionamento di questo materiale, attenderemo ora qualche mese al fine di ulteriori verifiche sulla resistenza. Dopodiché si faranno opportune valutazioni politiche e tecniche sull’introduzione nel capitolato di appalto di gara di questo genere di materiali”. Le strade killer a Roma registrano nove scontri al giorno nei dieci incroci più critici. E, tra le intersezioni più pericolose della Capitale, ce ne sono almeno due sulla Prenestina, dove la strada principale incontra viale Palmiro Togliatti e all’intersezione con via Tor de Schiavi. Dal primo gennaio al primo settembre 2018, oltre 10mila romani sono finiti al pronto soccorso con una frattura rimediata in un incidente stradale: +11% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato. Ginocchia, femori, avambracci e bacini. La casistica è varia, ma è il dato finale, nel suo complesso, ad allarmare: oltre 1.200 accessi in più nei reparti d’emergenza rispetto al 2017. Questo dicono i bollettini degli ospedali dell’Urbe. I pronto soccorso che hanno accolto più pazienti con fratture sono quelli del policlinico Umberto I, del San Camillo, del San Giovanni, del policlinico Gemelli, ma anche del Pertini, del Casilino, del CTO e del Santo Spirito. Circa il 20% delle fratture, a Roma, è causato dagli incidenti stradali. Un numero in continua crescita, un migliaio di pazienti in più all’anno dal 2016. Se il trend, come purtroppo pare probabile, si confermerà, a fine dicembre si dovrebbe tagliare lo sciagurato traguardo di 14mila fratture l’anno tra tamponamenti, investimenti, scivoloni per le buche e sui marciapiedi malconci.