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RetromarciA24: Ministero e Concessionaria “sospendono” l’ultimo rincaro del 12,89%

L’autostradazio torna al 2017, ma restano i 14 anni di rincari precedenti che hanno aumentato del 187% il costo dei pedaggi. Dal primo ottobre, infatti, Ministero e società concessionaria innestano la retromarcia sull’A24: si torna alle tariffe dello scorso anno. Verrà sospeso l’ultimo rincaro del 12,89%, scattato a Capodanno, ma solo sino a fine anno. Tre mesi di sospensione in attesa di decidere come “affrontare il tema delle tariffe, che comunque per una soluzione definitiva è legato all’approvazione del piano economico finanziario (Pef) che attendiamo dal 2013”, spiega Mauro Fabris, vicepresidente della società concessionaria dell’autostrada Roma-L’Aquila-Teramo. Esultano gli oltre 100 sindaci di Lazio e Abruzzo che hanno manifestato sotto la sede del Ministero per protestare contro gli aumenti complessivi del +227% in 15 anni di privatizzazione. “Abbiamo ottenuto la garanzia di ricevere aggiornamenti costanti in merito alla definizione del PEF tra il Ministero e la società Strada dei Parchi. Siamo soddisfatti di questo primo importante risultato, ma continueremo la battaglia fino a quando verranno modificati gli attuali criteri concessori e rideterminate le condizioni di composizione delle tariffe, poiché l’obiettivo principale è la riduzione strutturale e definitiva delle stesse già a partire dal primo Gennaio 2019: il bene dei cittadini e dei territori che rappresentiamo dovranno prevalere sempre e superare gli interessi di qualsiasi altra logica”. La giornata di protesta, però, non era iniziata benissimo: in attesa per due ore, sotto la pioggia, intorno alle 12 e 30 i sindaci avevano annunciato di andare via, arrivando a minacciare l’occupazione dei caselli. E, solo a quel punto, una piccola delegazione di primi cittadini è stata richiamata e ricevuta al Ministero: “dopo aver atteso oltre due ore, e dopo qualche momento di tensione, il ministro ha ricevuto la delegazione”, raccontano i sindaci. E il responsabile dei Trasporti, in una nota, così riassume l’impegno sottoscritto: “Ho incontrato personalmente i sindaci e i rappresentanti sindacali che sono venuti fin sotto il mio ministero per testimoniare la loro rabbia sui rincari dei pedaggi dell’autostrada A24-A25. Ho detto loro che abbiamo intanto ottenuto da Strada dei Parchi, per il periodo ottobre-dicembre 2018, una neutralizzazione degli aumenti delle tariffe scattati nel dicembre scorso. E ho spiegato ai primi cittadini qual è l’impegno senza precedenti che questo governo sta portando avanti allo scopo di ridiscutere con i gestori autostradali tutte le concessioni, in termini di costi da sostenere e servizi resi a chi viaggia”. Ma sull’origine della decisione di congelare il rincaro la società concessionaria offre un’altra versione, rivendicando la paternità della proposta, poi accettata dal Ministero. Il 18 settembre, ricostruisce la società del Gruppo Toto, “nel corso dell’audizione in Consiglio regionale d’Abruzzo, era stato il vicepresidente Mauro Fabris ad anticipare l’intenzione della concessionaria”. La quale, conclude la società, ha “dato disponibilità al ministro Toninelli”.

LE “NUOVE-VECCHIE” TARIFFE – Per i 10 km dal casello di Settecamini un euro, per i 12,40 km da ponte di Nona si passerà da 1,50 a 1,30. Per i 16,60 km da Lunghezza da 1,90 a 1,70. Per i 21 km da Tivoli a Roma si passerà da 2,50 € a 2,20, da 3,80 a 3,40 per i 33 km da Castel Madama e da 4,90 a 4,30 per i 41 km da Vicovaro-Mandela.

L'Aniene

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Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene