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Nuovi impianti antincendio a Tivoli e Subiaco Ma per l’Angelucci “mancano 300 mila euro”

Due anni dopo il Decreto U00143 del 2016, che ha disposto la messa a norma degli impianti antincendio negli ospedali di Tivoli e Subiaco, mancano ancora i due terzi dell’importo richiesto per il nosocomio sublacense e l’Asl ha dovuto chiedere alla Regione l’erogazione di 300 mila euro. Perché “il progetto preliminare e relativi elaborati riguardanti il completamento dell’impianto rilevazione incendi, esteso all’intero complesso Ospedaliero di Subiaco, è di complessivi € 448.327”. E, in mancanza di fondi, nel “progetto preliminare si è provveduto ad individuare un primo lotto funzionale recante gli interventi ritenuti più urgenti e necessari, quali il ripristino della funzionalità ed il completamento dell’impianto già esistente al piano seminterrato la messa in esercizio della centrale unica di emergenza al piano terra e la realizzazione dell’impianto nelle aree dei due piani ove questo non è presente, sino al raggiungimento del quadro economico di € 147.619”. Però, ammette l’Asl Roma 5, “questo primo lotto funzionale di lavori, finanziato dalla Regione Lazio, non risulta quindi sufficiente alla realizzazione dell’impianto di rivelazione e allarme in tutti gli ambienti dell’intero ospedale, così come previsto dalla norma”. E, dunque, l’azienda sanitaria ha dovuto “richiedere alla Regione Lazio finanziamento dedicato per €300.709” (per l’ospedale di Tivoli, invece, l’importo complessivo d’intervento è di 236.250 euro).

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene