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“I Briganti che sconfinavano dalla Piana del Cavaliere lungo i sentieri di Cervara”

A Subiaco è tempo di rievocazioni dei briganti. Dopo la tre giorni della “Festa del Brigante” in Contrada Vignola arriva anche un libro. Lo ha scritto Alessandro Scafetta, presidente dell’onlus Anffas, autore della ricerca storica “Briganti. Carbone e Polenta (1860-1872) Monti Simbruini – Marsicani”. Sì, perché nella Piana del Cavaliere, che allora era territorio del Regno di Napoli, c’era la dogana di confine lungo la Tiburtina-Valeria. E, per evitare i controlli, già i commercianti sconfinavano lungo i sentieri di montagna verso Prataglia, nel Comune di Cervara di Roma, scendendo a sud in zona Lucinetto, nel Comune di Subiaco, una zona che attualmente è compresa proprio nella Contrada Vignola. Il libro di Scafetta risponde alla “esigenza personale di scoprire, e perciò portare alla luce, episodi accaduti in quegli anni a cavallo delle due frontiere a ridosso dei Monti Simbruini. Per quanto riguarda Subiaco ho attinto a materiale dell’epoca e alla tradizione orale”, spiega Scafetta, che non a caso ha dedicato il volume al nonno Ascenzo e alla madre Vittoria. Grazie al loro passaparola, infatti, Scafetta ha già scritto libri sulle vicende post-unitarie nella Valle dell’Aniene. A partire dagli affascinanti e curiosi “percorsi del brigantaggio nel distretto di Subiaco, nei paesi della Marsica (terra d’Abruzzo), fino alle sentenze processuali, agli atti ed ai rapporti militari riconducibili ad alcune bande operanti in questi territori, in particolare la “Banda Fontana” che ha lasciato ricordi, segnato ceppi familiari coinvolti nella rete consensuale al di qua e al di là dell’ex frontiera e il suo capo, il calabrese Domenico Fontana, fino al suo epilogo”.

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene