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Regione, anche la Banca d’Italia bacchetta i “ritardi registrati” dal piano per le aree interne

Anche la Banca d’Italia certifica i ritardi della Regione Lazio sull’avvio degli annunciati programmi anti-spopolamento delle aree interne individuate ormai 3 anni fa, fra le quali quella dei Monti Simbruini. Nel suo ultimo Rapporto appena dedicato alle Regioni, infatti, l’istituto di Via Nazionale sottolinea i “ritardi registrati in fase diavvio” del programma. E ricorda che “nel 2015 la Regione Lazio ha individuato quattro aree candidate per l’attuazione della strategia: la Valle del Comino, i Monti Reatini, l’Alta Tuscia-antica città di Castro, e i Monti Simbruini, decidendo di avviare la sperimentazione sul primo. Nel complesso le aree candidate sono caratterizzate dauna progressiva riduzione della popolazione (-33 per cento tra il 1951 e il 2011); il grado di invecchiamento è, inoltre, maggiore della media regionaledelle aree interne.

Il progetto pilota, approvato nel 2018, prevede interventi per un importocomplessivo pari a 12,9 milioni di euro da effettuare nella Valle del Comino. Inparticolare, 3,3 milioni verranno investiti nella valorizzazione delle produzioni tipichelocali e nella creazione di strutture per la rigenerazione rurale rivolta ai giovani e agliimmigrati. Le risorse restanti sono destinate alla realizzazione dell’agenda digitalee a misure di rafforzamento dei servizi essenziali, in particolare ad investimenti nelsettore dei trasporti. Gli interventi previsti nel piano strategico saranno finanziati percirca il 21 per cento dai programmi comunitari 2014-2020 e per il 29 per cento da

stanziamenti aggiuntivi delle Leggi di stabilità.In base alla prima formulazione della SNAI, l’estensione della strategiaalle altre aree candidate sarebbe dovuta avvenire solo a seguito dell’esito dellasperimentazione nelle aree pilota. Tuttavia, a causa dei ritardi registrati in fase di

avvio, in molte regioni sono già in via di definizione ulteriori piani strategici inaggiunta a quelli già previsti per le aree pilota; in base a informazioni aggiornatead aprile 2018, nel Lazio si è completata la fase preliminare di elaborazione dellastrategia per i Monti Reatini”.