Oltre 100 tecnici di Rete Ferroviaria Italiana il 24 giugno scorso sono stati impegnati nell’attivazione dei 3 nuovi Apparati Centrali Computerizzati (ACC) nelle stazioni di Marcellina, Palombara e Castel Madama e un nuovo Apparato Centrale Computerizzato Multistazione (ACCM) nella Sala Controllo di Roma Termini. Gli interventi di potenziamento tecnologico dei sistemi di gestione e controllo della circolazione ferroviaria sulla linea Roma –Tivoli – Sulmona consentiranno la gestione, direttamente dal Centro Coordinamento Circolazione di Roma Termini, sia delle tre stazioni di Marcellina, Tivoli e Castel Madama sia di oltre 13 km di linea per cercare di assicurare un miglioramento della qualità del servizio e della regolarità della circolazione dei treni. “Circa 32 milioni di euro l’investimento complessivo- spiega Ferrovie dello Stato- L’intervento segue le azioni di rinnovo tecnologico già realizzate nella tratta Guidonia – Sulmona nel 2017, con l’attivazione di nuovi apparati nelle stazioni di Roviano e Anversa e contestuale upgrade del sistema di distanziamento dei treni, nelle tratte Carsoli – Mandela e Sulmona – Cocullo”.
IL NUOVO CONTRATTO – Oltre alla Fl2 Roma-Tivoli-Sulmona, anche nelle altre 7 linee ferroviarie del Lazio l’età media dei convogli è di 14 anni ma, entro il 2023, “avremo il 100% dei treni rinnovati, e l’età media dei convogli verrà più che dimezzata, con una riduzione a 6 anni”. A garantirlo sono Trenitalia, Ministero dei Trasporti e Regione Lazio, che hanno sottoscritto il nuovo contratto di servizio della durata di 15 anni. Un rinnovamento a tempo di “Rock”, con l’acquisto di 65, omonimi treni nuovi, di quelli composti da 5 carrozze, lunghi 136 metri e con una capacità complessiva di 656 passeggeri con una velocità fino a 160 chilometri orari. Ma l’hard rock lo raggiungeranno altri 4 treni, di quelli veloci, capaci di spingersi fino ai 200 chilometri orari. Verranno acquistati anche 3 treni diesel bimodali e, per il resto dei treni già in funzione, verranno destinati 110 milioni di euro per il loro “revamping”, ossia il rinnovamento. I 65 nuovi treni Rock saranno divisi in 12 convogli a 5 casse e 53 a 6 casse che saranno utilizzati sulle linee metropolitane. Il ringiovanimento della flotta laziale costerà complessivamente 907 milioni di euro, compreso il co-finanziamento della Regione per 149,1 milioni di euro, nell’ambito di un intervento globale di un miliardo e 382 milioni. E non solo si abbasserà l’età media, ma si alzerà anche la capienza dei posti a sedere di quasi un terzo: si passerà dagli attuali 466.264 ai 611.584 del 2023. Mentre biglietti ed abbonamenti non subiranno variazioni fino ad un anno prima: “In accordo con Trenitalia l’amministrazione regionale ha deciso di tenere ferme ancora le tariffe fino al 2022- annuncia il presidente Nicola Zingaretti- Per i giovani e gli studenti fino a 26 anni di età sono previsti alcuni sconti sugli abbonamenti annuali” (10 euro per Roma e tra gli 11 euro e i 66 euro per il resto del Lazio). Ma l’occhio digitale vigilerà contro il vandalismo: tutti i nuovi treni saranno dotati di videocamere e reti wi-fi (oltre che di portabici). Previsti anche nuovi investimenti per lo sviluppo di un nuovo polo di manutenzione, “nel quale confluiranno parte delle attività attualmente svolte nell’impianto di Roma Smistamento, che rimarrà attivo- spiega il presidente di Trenitalia, Tiziano Onesti- E l’adeguamento infrastrutturale per l’immissione in esercizio di nuovo materiale rotabile, oltre a interventi straordinari per l’efficientamento dell’armamento negli impianti per complessivi 106 milioni di euro e 10 in tecnologia e informatica”. Verranno anche “intensificati i servizi di pulizia” a bordo. Anche perché, come tiene a ricordare il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Danilo Toninelli, “troppo spesso quei treni pendolari non hanno permesso a milioni di cittadini di fare lo spostamento in maniera serena e tranquilla”. Ora, invece, “la Regione Lazio diventa il benchmark europeo per il trasporto ferroviario regionale”, garantisce Renato Mazzoncini, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato. Perché, conclude l’assessore regionale ai Trasporti, Mauro Alessandri, “dopo l’accordo con Rfi per 3,3 miliardi di euro sulla rete infrastrutturale, il contratto con Trenitalia completa la programmazione per continuare la rivoluzione del trasporto su ferro nel Lazio”.