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Rems, sospesi i lavori per il secondo modulo: “Ditta appaltatrice in procedura fallimentare”

Una società appaltatrice è in procedura fallimentare e blocca i lavori del secondo modulo della Rems di Subiaco, già in ritardo di quasi un anno (secondo i programmi 2015-2017 della Regione, avrebbe dovuto aprire nel luglio 2017). Nel frattempo nelle 5 Rems regionali ci sono 91 posti letto in tutto, con 70 persone in lista d’attesa solo nel Lazio (400 in tutta Italia). “I lavori al momento sono sospesi in quanto la ditta appaltatrice, la Olicar Spa, ha in corso una procedura fallimentare. Le due società a cui la Olicar SpA ha subappaltato i lavori, hanno quindi subìto il blocco dei pagamenti che la Asl ha attuato nei confronti della Olicar Spa, in attesa che si chiarisca la situazione della procedura fallimentare”, fa sapere l’azienda sanitaria. La quale così risponde alle domande sul “progetto esecutivo strutturale per il miglioramento sismico dell’ospedale di Subiaco” deliberato nel novembre scorso. “In merito all’ “Intervento di Adeguamento sismico dell’Ospedale A. Angelucci”, si comunica che è ad oggi in approvazione presso la Regione

Lazio un progetto di “adeguamento” sismico per garantire la sicurezza dell’intera struttura. Saranno interessati da interventi di adeguamento i blocchi costituiti da cinque livelli ovvero quelli con alto indice di rischio sismico”. Quindi, evidentemente, la delibera del 7 novembre scorso che indicava, per ben 4 volte, il “miglioramento antisismico” contiene 4 errori. Però, come si può ben vedere dalle foto di questa pagina, ci sono altri blocchi del nosocomio sublacense, non costituiti da 5 livelli ma da 3 e da 2, che sono collegati agli altri e avrebbero bisogno di un intervento antisismico. Ma all’Asl “preme anche sottolineare che la Rems è una struttura per l’esecuzione di misure di sicurezza detentive in cui bisogna garantire il trattamento degli ospiti e al contempo evitare con accorgimenti strutturali che vi siano allontanamenti non autorizzati dalla struttura o che alla struttura possano accedere persone non autorizzate. Per queste ragioni, come in tutta Italia la REMS è delimitata da un perimetro che assicura tali requisiti. Non vi sono sbarre alle finestre né altri presidi se non quelli richiesti dalla prefettura e contenuti nell’accordo tra Regione e Prefettura per quanto riguarda la sicurezza. La vecchia realizzazione definita “gabbia” verrà addolcita o rimossa al termine dei lavori. Procedono speditamente i lavori all’esterno e verranno realizzati due campi sportivi multifunzionali e una area dedicata alla Pet Therapy”.

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene