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Droga, alcol e gioco d’azzardo: nel Lazio le dipendenze patologiche sono in aumento

Nel Lazio sono in aumento le dipendenze, ma il lavoro cresce solo per gli operatori dei 42 Serd (Servizi per le Dipendenze territoriali) attivi nella Regione. Lo scorso anno sono state ben 16.699 le persone in trattamento, di cui 12977 per dipendenza da droghe, 2847 per dipendenza da alcol e 620 per disturbo da gioco d’azzardo. E, insieme all’utenza, è cresciuta anche l’età media degli assistiti: “Si continua a notare il fenomeno dell’invecchiamento della popolazione in trattamento e il pattern del policonsumo- sottolinea il Dipartimento di Epidemiologia- Tra i nuovi utenti è in aumento la presenza di assuntori di cocaina rispetto a quelli per eroina e risultano in diminuzione gli assuntori per via iniettiva, anche tra i consumatori di eroina”. Ma tutti i tipi di dipendenze sono associati ad una vasta gamma di problemi sanitari, sociali ed economici che i 452 operatori dei Serd hanno riassunto ed analizzato nel rapporto. Oltre alle strutture pubbliche, nel Lazio ci sono anche 170 operatori appartenenti alle 28 sedi del privato sociale accreditate dalla Regione per la cura e la riabilitazione delle tossicodipendenze.

LE TOSSICODIPENDENZE – Gli utenti in trattamento sono nella stragrande maggioranza uomini: l’86%. E quelli nuovi “risultano essere più giovani con una età media di 34 anni rispetto ai 42 degli utenti già in carico o rientrati”. In diminuzione il numero degli “stranieri in carico ai servizi nel 2017 sono stati 665 (5,1% del totale)”. Nel Lazio sono 480 decessi registrati per droga negli ultimi 10 anni, ma il 70% è codificato come dipendenza da sostanze non specificata. Tra le persone seguite dai Serd il 62,5% è in carico per uso primario di oppiacei. E “l’eroina, pur rimanendo la sostanza primaria più usata dall’insieme degli utenti in trattamento, sta diminuendo in percentuale nel corso degli anni (-7 punti percentuali tra i vecchi utenti rispetto lo scorso anno, -2 punti percentuali tra i nuovi utenti)”. La cocaina, invece, riguarda “il 22.4 % dei pazienti totali. Nel caso di nuovi utenti la cocaina viene indicata come sostanza primaria d’abuso in oltre il 42% dei casi (+7 punti percentuali rispetto al 2016)”. Nel Rapporto “si evidenzia un progressivo aumento percentuale delle persone in trattamento per uso di cocaina: nel 2017 tale proporzione, pari al 49,2%, è maggiore di quella degli assuntori di eroina, che sono il 30,9%”. Mediamente ogni paziente ha ricevuto, “tra prestazioni individuali ed erogazioni di farmaco, 168 prestazioni nel 2017”.

L’ALCOLISMO – La popolazione dipendente da alcol “differisce da quella dipendente da droghe per la maggior presenza di donne (rapporto maschi/femmine 3:1; gli uomini rappresentano il 76,2%) e per l’età media più alta (47 anni)”. Ma non tutti resistono, perché “la proporzione di abbandoni del trattamento per uso di alcol è del 13.7%, che risulta essere il doppio di quella riportata per i trattamenti per uso di droghe (6.8%)”. Le bottiglie della tentazione sono quelle di “vino: è la bevanda prevalente e la frequenza di uso è di più volte al giorno”. L’età media di primo uso problematico di alcol “è attorno ai 22 anni; per le donne invece si attesta attorno ai 25 anni. L’uso continuativo avviene generalmente dopo 7 anni, sia per gli uomini che per le donne (rispettivamente 29 e 32 anni)”. Il 2 giugno l’Ancda (Associazione Nazionale Contro il Disagio l’Alcolismo) di Fiuggi ha organizzato “10.000 passi: camminiamo insieme per non inciampare nelle dipendenze”, una camminata panoramica partita dal Villaggio di Via Colle Michelangelo fino a Torre Cajetani. Circa 10 chilometri tra andata e ritorno alla struttura che “accoglie non solo il sofferente ma anche la propria famiglia, coinvolta seriamente nel problema del malato e che desidera fortemente aiutare e sostenere il parente. Un percorso terapeutico che ha origini ormai dal 1998”.

IL GIOCO D’AZZARDO – Anche per la ludopatia “gli uomini costituiscono il 79% del totale con un rapporto maschi/femmine di 4:1. E’ cospicua la proporzione degli ultrasessantenni (24.5%) e quindi anche quella dei pensionati (146 persone in condizione non professionale)”. E, rispetto allo scorso anno, “gli utenti sono aumentati di 114 unità, con un incremento del 25%”. L’azzardo risulta “più frequente nelle sale da gioco. Oltre il 30% riferisce un comportamento di gioco quotidiano; i circuiti utilizzati sono quelli del gioco legale per oltre l’85%”. Nel tabellone de “L’Aniene” in questa pagina sono riportate le cifre delle raccolte del gioco d’azzardo nei vari Comuni della Valle dell’Aniene e la spesa pro-capite dei residenti nel primo semestre del 2017. Colpisce il dato di Vallepietra che, pur essendo il Comune con il reddito medio più basso della provincia romana, fa registrare una spesa media per i giochi di ben mille e 55 euro. Mentre è Mandela il Comune più parsimonioso col gioco d’azzardo, con una spesa pro-capite di appena 38 euro. Ma, al banco del gioco d’azzardo, l’intero Lazio perde ogni anno oltre 7 miliardi e mezzo di euro. Ha scavalcato anche la Regione del gioco per antonomasia, la Campania, ed è ormai seconda solo alla Lombardia, maglia nera d’Italia con oltre 14 miliardi. Ma, nonostante una “raccolta di giochi di 7 miliardi e 611 milioni di euro (dal totale manca il gioco online che non è identificabile territorialmente)”, nel Lazio il bilancio della legge contro il gioco d’azzardo patologico, 5 anni dopo la sua approvazione, appare come una scommessa perduta. “Tale legge non è mai stata applicata”, accusano i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in un’interrogazione presentata alla Pisana. E non solo perché continuano a proliferare i giochi d’azzardo automatico: “se ci limitiamo al numero delle “macchinette” nel Lazio ci sono 41.765 slot e 6.960 videolottery”, quantifica il dossier stilato dal Coordinamento nazionale comunità di accoglienza (Cnca). E la ‘ndrangheta calabrese, come avverte l’ultimo Rapporto “Mafie nel Lazio” presentato a fine aprile dalla Regione, “è penetrata nel mondo delle sale giochi e delle slot-machine”. Ma sul territorio regionale ci sono anche 6896 punti vendita del gratta e vinci, 4003 ricevitorie Superenalotto, 3290 ricevitorie del Lotto, 1030 sale scommesse a pronostico, 613 ricevitorie sportive, 595 sale scommesse ippiche e 23 sale bingo.