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Va “Aruba” il Tecnopolo Tiburtino: “Duecento assunzioni entro il 2020”

Duecento assunzioni e 300 milioni di investimento su un’area di 74 mila metri quadri lungo la Tiburtina. Per realizzare il nuovo “Hyper cloud data center” di Aruba all’interno del Tecnopolo Tiburtino entro la primavera del 2020. Il sito romano andrà ad aggiungersi ai due di Arezzo e a quello di Ponte San Pietro vicino Bergamo. A presentare l’arrivo di Aruba il presidente della camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti: “Le imprese scappano da Roma? Per quanto riguarda il manifatturiero abbiamo un rafforzamento delle società di capitale, le imprese sono meno ma più grandi. Inoltre l’export tra il 2009 e il 2017 è aumentato di oltre 2,5 miliardi con una crescita del 17 per cento. Tutto questo catastrofismo quindi non lo vedo. Il settore ha già recuperato la crisi, sono un po’ stanco di sentire che a Roma accadono solo cose negative quando accadono tante cose positive: una grande azienda tecnologica sceglie la nostra città. E l’amministratore delegato di Aruba, Stefano Cecconi, spiega: “Non è stato semplice individuare il posto giusto per un’infrastruttura di questo tipo. Pensiamo di averlo trovato. Con questo data center romano Aruba intende diventare il principale punto di riferimento per le necessità della Pubblica Amministrazione e per le aziende del centro e sud Italia. Poterci collocare nel Tecnopolo significa appoggiarci ad un’area industriale idonea. Dei 74 mila metri quadri, 52 mila saranno per la costruzione del data center e 30 mila per le sale dati; si svilupperà fino a 66 Mw di potenza: “Consumiamo molta energia, ma ci affideremo solo a fonti rinnovabili”. Esulta la sindaca, Virginia Raggi: “Una grande azienda vuole investire a Roma perché riconosce che le condizioni per lo sviluppo ci sono. Abbiamo una città che ha un centro di ricerca tra i più grandi d’Italia che va sfruttato e potenziato”. Sulle difficoltà di traffico sulla Tiburtina, dopo le proteste dei sindacati della scorsa settimana (“La situazione della Tiburtina è inaccettabile da troppo tempo: il traffico, il degrado, il blocco dei lavori, i licenziamenti degli operai. Sono tutti aspetti che impongono alle forze politiche, sociali e istituzionale di impegnarsi, ognuno per la propria parte di competenza, per dare risposte immediate”, denunciano Cgil, Cisl e Uil), la prima cittadina ha assicurato che “a breve ripartiranno i lavori”. Soddisfatto anche l’assessore regionale allo Sviluppo, Gian Paolo Manzella: “È un riconoscimento importante per la nostra regione, per il suo tessuto imprenditoriale ed universitario. Un’occasione anche per rilanciare il Tecnopolo: noi abbiamo, infatti, la grande responsabilità di far crescere il nostro territorio”.