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E Arcinazzo attende da due anni e mezzo il ripristino del doppio senso per gli Altipiani

Oltre ai cantieri fantasma da 4 anni l’Astral da due anni e mezzo si fa attendere, sempre lungo la Sublacense, al chilometro 25 fra Arcinazzo e gli Altipiani, dove dopo l’alluvione dell’ottobre 2015 una corsia è ancora fuori uso. Lo scorso anno, rispondendo ad una lettera di protesta del capogruppo della minoranza di Arcinazzo, Luca Marocchi, l’Astral aveva scritto che “non appena sarà acquisito il parere di competenza dell’area direzione generale territorio per l’autorizzazione paesaggistica, provvederemo celermente ad avviare le operazioni di gara e successivamente i lavori”. Ma i provvedimenti “celeri” ancora non arrivano nemmeno un anno dopo. Sono passati due anni e mezzo anche per il fosso di Santa Scolastica sulla strada provinciale Subiaco-Jenne: anche quello è ancora un cantiere aperto. La tracimazione delle acque avvenne nell’ottobre del 2015, immediato fu l’intervento della Città Metropolitana, però poi tutto si è fermato. La messa in sicurezza del fosso che attraversa la strada, costata 39 mila e 920 euro, è considerata finita per l’ex Provincia, che ad un quotidiano ha dichiarato che spetta ad altri completare l’opera. Ma il cantiere è ancora aperto, una enorme buca, che a distanza di trenta mesi nessuno ripristina. E così in uno dei luoghi più visitati di Subiaco, con un monastero benedettino a due passi, e con il flusso continuo di turisti anche stranieri, resta l’indecente spettacolo del cratere e un fosso ancora da incanalare alla relativa rete fognante, nell’indifferenza di Comune ed Abbazia.

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene