L’amministratore unico della società, Gregorio De Narda, ha confermato che non ci sono liquidità per gli stipendi di marzo. I dipendenti hanno proclamato una giornata di sciopero totale per il 10 aprile. La società, nonostante gli interventi tampone operati a più riprese dalla Regione Lazio e gli accordi per il rientro delle morosità accumulate dai Comuni, non riesce ad uscire dal tunnel. La Regione ha pubblicato sul Bur il bando per la vendita in 2 lotti: 28 milioni e 400 mila euro per il lotto della quota posseduta dalla Pisana e 2 milioni e 160 mila euro per quella detenuta da Ama Spa.
LO SCIOPERO – “Una situazione al collasso, senza prospettive. Un quadro desolante che ha costretto i lavoratori di Lazio Ambiente, società interamente controllata dalla Regione Lazio, a incatenarsi davanti i cancelli della sede di Colleferro”. Lo dicono i segretari Livia Potolicchio della Cgil Roma e Lazio, Piero Maceroni della Cisl Lazio e Giuliano Sciotti della Uil di Roma e del Lazio.“I circa trecento lavoratori di Lazio Ambiente sono esausti. Dopo anni di trattative mai portate a conclusione si sentono abbandonati dalle istituzioni e senza alcuna prospettiva. Il tempo dei tentennamenti è finito, adesso servono scelte decise e risolutive per assicurare il lavoro e la dignità a trecento lavoratori”.“E’ necessario risolvere definitivamente questa vertenza e per questo che chiediamo un incontro urgente all’assessore competente. Lazio Ambiente è una risorsa per il territorio regionale e come tale le istituzioni devono metterla nelle condizioni adatte per operare all’interno di un ciclo di rifiuti moderno e sostenibile”.
10 GIORNI AI COMUNI MOROSI – Il 12 aprile la Regione Lazio ha inviato una lettera di diffida ai Comuni morosi invitandoli“entro non oltre il termine di dieci giorni dalla ricezione della presente” a regolarizzare la situazione contabile, altrimenti si “vedrà costretta ad attivare tutti gli strumenti che l’ordinamento le consente, ivi presente una segnalazione all’autorità giudiziaria, atti ad impedire l’interruzione di un servizio essenziale per la tutela della salute dei cittadini”.