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“C’è una diffusa e feroce criminalità nel territorio e un numero elevato di omicidi”

“I dati documentano un numero assai elevato di omicidi il che non può non destare preoccupazione e al contempo richiedere la massima attenzione da parte di tutti gli organi competenti- avverte il procuratore della Repubblica, Francesco Menditto- La natura e modalità degli omicidi, alcuni particolarmente efferati e utilizzando armi illegalmente detenute e in gravi contesti criminali, evidenziano la presenza di una diffusa feroce criminalità nel territorio”. E questa diffusa “e feroce criminalità del territorio emerge anche dai plurimi delitti in materia di armi, con sequestro di armi clandestine e da guerra. Armi spesso utilizzate per commettere rapine”. E, in un contesto di questo tipo, diventano “di rilievo i procedimenti relativi ad associazioni per delinquere. Lo spaccio di sostanze stupefacenti appare un fenomeno criminale di grande diffusione su tutto il territorio, con rilevanti ricadute anche sui numerosi arresti in flagranza. Plurimi i procedimenti con applicazioni di misure cautelari personali e sequestri di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti”. E molto di questo mondo di mezzo rimane anche sotterraneo: “appare chiaro che la diffusa illegalità economica non emerge dal numero delle notizie di reato pervenute. Occorrerà, pertanto, prestare particolare attenzione a questa tipologia di reati”.

LA CRIMINALITA’ ORGANIZZATA – L’allarme del procuratore capo nella relazione che inaugura l’anno giudiziario non lascia dubbi: “E’ costante l’attività della Procura di Tivoli in ordine alla criminalità del territorio. Da tempo, si sottolinea, che le attività investigative e di monitoraggio del territorio relative alla criminalità viene registrata la presenza di alcuni soggetti inquisiti per fatti di mafia od appartenenti ad organizzazioni di considerevole capacità criminale (famiglie camorristiche e ‘ndranghetiste o di provenienza siciliana), dimoranti o residenti nel territorio del circondario anche seguito a misure di prevenzione”.

‘NDRANGHETA A GUIDONIA E TIVOLI – “Va segnalata la conclusione (in parte con definizione con rito abbreviato, in parte con inizio del dibattimento) di una complessa indagine in materia di stupefacenti con sostituto della Procura di Tivoli applicato alla DDA di Roma, già con emissione di misure cautelari custodiali e sequestri. L’indagine ha ad oggetto un’associazione a delinquere dedita al traffico e commercio di stupefacenti capeggiata da soggetti calabresi (COSMO Luca e MORABITO Santo Antonio), il primo dei quali legato alla famiglia della ndrangheta ROMEO-GIORGI di San Luca. Il sodalizio si è manifestato e radicato in Guidonia e Tivoli, Sono state infine elevate contestazioni in materia di interposizione fittizia di beni. L’indagine ha dimostrato, ancora una volta, la presenza e le infiltrazioni nel territorio di competenza della Procura di Tivoli di gruppi legati alla criminalità organizzata di stampo mafioso molto attive nel traffico di stupefacenti diffusissimo su tutto il nostro circondario, stante anche la vicinanza a zone della Capitale, su tutte San Basilio e Tor Bella Monaca, veri e propri centri di smercio all’ingrosso di ogni tipologia di droghe”.

LA CAMORRA AL CAR – E’ il mercato degli agrumi a richiamare certe infiltrazioni: “Gli elementi di prova posti a fondamento del provvedimento hanno consentito di ricostruire “tra l’altro l’aggressione, presso il CENTRO AGROALIMENTARE ROMA – C.A.R. subita nel novembre del 2013 ad opera di MOCCIA Gennaro da parte di un imprenditore concorrente nel medesimo settore, con le connotazioni di una tipica azione camorristica”. Per questi motivi “Il C.A.R di Guidonia è stato oggetto di particolare attenzione investigativa da parte di questa Procura. I Comandi Carabinieri segnalano la presenza di soggetti provenienti dalle regioni tradizionalmente a rischio, che potrebbero aver costituito propaggini territoriali che operano con autonomia logistica, decisionale ed operativa fuori dalle aree di origine”.

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene