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Tivoli, declassata l’agenzia Inps: da “complessa” passa a “territoriale”

Dal primo novembre la sede dell’Agenzia INPS di Tivoli, che comprende tutta la Valle dell’Aniene, è stata declassata. Contro questo smembramento il sindacato Usb ha tenuto giovedì 8 un’assemblea pubblica alle Scuderie estensi. “Il caso Tivoli è emblematico di una serie di realtà sempre più abbandonate sul territorio dal quale l’INPS si è già allontanato, peraltro con la beffa di voler andare fittiziamente incontro all’utenza: di fatto, questa è soltanto la punta di un iceberg”, denuncia il sindacato. E anche il sindaco di Tivoli, Giuseppe Proietti, ha scritto all’istituto previdenziale presieduto da Tito Boeri. “La scrivente amministrazione comunale – è scritto nella lettera del primo cittadino tiburtino – esprime una forte preoccupazione e contrarietà rispetto alla scelta di declassare l’agenzia di Tivoli da “agenzia complessa” ad “agenzia territoriale”. Un bacino d’utenza di oltre 200.000 cittadini e la presenza di 39 comuni sull’area della Valle dell’Aniene, di competenza della sede Inps di Tivoli, richiederebbero piuttosto un rafforzamento della presenza dell’Istituto nazionale della previdenza sociale su tale territorio. Si chiede, pertanto, un ripensamento di tale scelta organizzativa, considerando inoltre che la scrivente amministrazione ha interesse ad acquisire l’edificio ove ha sede attualmente l’agenzia, fornendo maggiori spazi all’Istituto e trasferendo in loco la sede della compagnia dei carabinieri. Si dichiara la disponibilità della scrivente ad un incontro nel quale rappresentare al meglio le necessità e le proposte dell’amministrazione per un rafforzamento dell’Inps su Tivoli”.

MOZIONE IN REGIONE –
Con il declassamento della sede tiburtina di Via Mazzini “i cittadini dell’area tiburtina saranno costretti a raggiungere la struttura di Roma est, in prossimità di Montesacro, per la maggior parte dei servizi prestati dall’Istituto di previdenza nazionale, mentre quello di Tivoli verrebbe ridotto a un ruolo secondario, con pochi dipendenti e funzioni pressoché nulle”, denuncia Marco Vincenzi, presidente della commissione Bilancio della Regione Lazio. “Nei prossimi giorni – continua Vincenzi – intendo coinvolgere anche la Regione Lazio attraverso la presentazione di una mozione in Consiglio regionale, per cercare di evitare la perdita per il nostro territorio di questo servizio essenziale”.