Mix di pavimentazioni per i marciapiedi del centro urbano di Subiaco, arrivato secondo nella classifica dei “Borghi più belli d’Italia”. L’ultimo partorito è quello di via Papa Braschi, pavimentato con cubetti in cemento. Una foto della slide della We Net, la società degli operatori di strada, in pratica i commercianti, che ha presentato il progetto, mostrava cubetti diversi e perfettamente allineati al ciglio in travertino. Ora è spuntato invece un ciglio alto una ventina di centimetri, che deve essere, addirittura, scavalcato, con seri rischi, soprattutto per gli anziani, per chi vuole accedere ai diversi esercizi commerciali, se non vuole cercare i pochi passaggi a raso. Un parcheggio che ha eliminato una ventina di posti auto e sta mettendo in crisi i residenti, che in passato avevano inviato ben due petizioni all’amministrazione comunale proprio per la carenza dei parcheggi. L’altro marciapiede più recente è quello di via Cavour, realizzato dalla prima amministrazione Pelliccia. In questo caso la pavimentazione è in sampietrini. Una pavimentazione alquanto sconnessa e a rischio per il gentil sesso con tacchi. Se poi piove il marciapiede, a causa delle pendenze, diventa un ruscello in piena. In piazza Sant’Andrea, proprio sotto il Comune, ci sono ben due pavimentazioni diverse per piazza e marciapiede. In via Veneto e via Cadorna, come in via Blenio, troviamo invece le comode lastre, benedette dai pedoni, perché si può camminare senza problemi. Dulcis in fundo ci sono anche i ciottoli di fiume in piazza del Campo e in via Papa Braschi. Insomma un mix di pavimenti non proprio da Borgo più Bello d’Italia.