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Rocca Cencia, la sindaca Raggi chiede al prefetto il presidio dei militari per il Tmb

L’esercito a presidio di Rocca Cencia. Dopo l’ultimo rogo che ha interessato il tmb Ama, ripartito in pochi giorni ma a rischio rotture, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha chiesto l’esercito a presidio dei “siti che trattano e smaltiscono i rifiuti di Roma”. Lo ha annunciato Raggi dopo un incontro in Prefettura sul tema. “Per la sicurezza di questi siti ho chiesto al ministro dell’Ambiente, della Difesa, dell’Interno, dell’Economia e al Prefetto un rafforzamento della vigilanza anche tramite l’esercito. Non vorremmo che questi incidenti fossero ricorrenti”, ha detto. “C’è la massima collaborazione con il prefetto per quanto riguarda la situazione dei Tmb. Ci sono approfondimenti in corso”. Con il prefetto è stato anche affrontato il tema del rischio che i due impianti di trattamento meccanico biologico di proprietà del privato Colari siano soggetti ad un fermo di tre mesi per lavori di manutenzione straordinaria. Lo spettro, se questa ipotesi si concretizzasse, è la compromissione del servizio di raccolta e trattamento dei rifiuti di Roma.

IL RAMMARICO DI FORTINI – “Se si fosse realizzato l’impianto da noi progettato a Rocca Cencia avremmo avuto un risparmio di 2 milioni all’anno. E’ il mio più grande rammarico”. Così l’ex numero uno di Ama, Daniele Fortini, in occasione dell’audizione in Consiglio regionale del Lazio in commissione rifiuti presieduta da Marco Cacciatore. “Gli ecodistretti che avevamo progettato, per i quali avevamo chiesto l’autorizzazione alla Regione Lazio, sono rimasti nei cassetti finché il Comune non ha cambiato orientamento. Oggi l’impianto sarebbe in esercizio, risparmiando denaro e inquinando meno per il trasporto dei rifiuti. Questo di dice che cose le cose si possono fare. Quando si dice che a Roma le cose non si possono realizzare non è vero. Se c’è convergenza si possono fare buone pratiche e buone cose”.