Subiaco è il “vice-borgo più bello d’Italia”. E’ arrivato infatti secondo nella sfida fra i 60 Comuni italiani del programma di Rai3 “Il Borgo dei Borghi”, condotto da Camila Raznovich. Battuto dal televoto, che ha scelto Petralia Soprana, un piccolo centro siciliano in provincia di Palermo. Diverso da quello espresso da 2 dei 3 componenti della giuria, che erano Filippa Lagerback, il critico d’arte Philippe Daverio e il geologo Mario Tozzi. Sia Daverio che Tozzi hanno infatti votato per Subiaco. Con una sorta di dichiarazione d’amore del docente e saggista, oltre che conduttore televisivo: “è ovvio, Subiaco è il centro della storia della civiltà occidentale. Se non ci fosse stata quella riforma del monachesimo, l’Europa non sarebbe diventata quella che è”, ha detto Daverio.
LA ROCCA DEI BORGIA – È stato inaugurato domenica 9 il nuovo Polo Museale “Rocca di Subiaco”. “Si tratta di un nuovo sistema di gestione del sito monumentale che comprende al suo interno le sale monumentali del castello e il rinnovato Museo delle Attività Cartarie e della Stampa”, spiega il Comune. Ma le foto dell’esterno della Rocca, pubblicate in questa pagina, testimoniano il degrado e l’umidità della copertura e della facciata dell’antico maniero. Un tetto che scotta da oltre 5 anni: il 30 marzo 2013 crollò la copertura della torretta e il 21 Novembre dello stesso anno si aprì un secondo squarcio sul tetto. Allora il Comune annunciò: “la proprietà ci ha comunicato che sarà la Sovrintendenza ad intervenire sulle necessità evidenziate su parte del tetto”. Interventi poi mai effettuati. Il 21 Marzo 2015 il Comune rinunciò al tentativo di acquisto, sottoscrivendo con Diocesi di Tivoli e Abbazia di Subiaco un contratto di comodato fino al 2075. Sino ad allora il Comune “si farà carico degli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria, anche di quelli già anticipati negli ultimi anni in cui ha avuto concretamente la disponibilità dell’immobile, stimabili in circa 180.000 euro”. Nel giugno 2015, oltre 2 anni dopo il primo crollo, il Comune ha poi deliberato che la “Rocca Abbaziale necessita di interventi urgenti e tempestivi di manutenzione ordinaria e straordinaria del manto di copertura” per un valore complessivo di € 10.900”. Per la “sostituzione tegole, ripristino puntuale del colmo e pulizia grondaie del tetto” e il “ripristino provvisorio del tetto della torretta e pulizia dalle macerie della stanza sottostante” lasciate lì finora, nonostante l’intervento “provvisorio”. Eppure, il 21 aprile del 2015 il Comune lanciò un appello: “Servono urgenti lavori di recupero e valorizzazione. Il Comune di Subiaco oltre ad aver formalmente richiesto il supporto della Regione Lazio e del MIBACT ha aperto una grande campagna di donazione #salviamolaroccadisubiaco, con l’apertura di un apposito conto corrente postale (nr. 1025430362 intestato Comune di Subiaco)”. Ma, 3 anni e mezzo dopo quell’appello, ancora non è dato sapere l’entità delle donazioni, né la quantità dei finanziamenti regionali e ministeriali (nella primavera del 2016, in piena campagna elettorale per le comunali, l’allora ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, visitò la Rocca). L’unica cosa certa è la mancanza di interventi contro il degrado esterno della Rocca.