Cerca
Close this search box.

Ama, retromarcia a Torre Angela e Torre Gaia: via i bidoncini condominiali, tornano i cassonetti

Via i bidoncini condominiali, tornano i cassonetti. A Torre Angela e a Torre Gaia fallisce il porta a porta e si torna alla raccolta differenziata di strada. Alla fine, infatti, Ama si è arresa all’impossibilità di assicurare una raccolta regolare e alla conseguente richiesta degli abitanti che, con una petizione di 5000 firme, hanno chiesto il ritorno al vecchio sistema. La Capitale oggi è al 44% di raccolta differenziata, con crescita di circa due punti all’anno. Secondo la sindaca Raggi la differenziata nel 2021 arriverà al 70%. E se i report 2018 dell’Ama lo confermeranno, la differenziata quest’anno è ferma di fatto al dato 2017. I romani producono ogni giorno circa 4.500 tonnellate di pattume, la metà non viene neanche differenziata dai residenti e c’è una devastante carenza di impianti. Per questo una parte dei rifiuti parte con camion e treni verso altre regioni o fuori dall’Italia.

LE REAZIONI –
“Questa scelta contraddice quanto detto dal Movimento 5 Stelle quando era all’opposizione e durante l’ultima campagna elettorale, in cui si considerava la raccolta differenziata una delle pratiche basilari per migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti e di conseguenza il riciclo degli stessi. Ma ormai – conclude Dario Nanni, coordinatore di Italia in Comune per Roma e Provincia – il fatto che dicano l’esatto opposto di quello che dicevano prima delle elezioni non fa più notizia, vista la retromarcia che hanno fatto sulla Tap e sulla Tav, a livello nazionale, e su Rocca Cencia a livello locale”. Per il capogruppo Pd, Fabrizio Compagnone, “La situazione rifiuti nel Municipio VI è ormai al collasso, il ripristino della differenziata stradale, assurdo. Quanto costa tutto questo alla collettività in termini economici e di decoro e salute pubblica? Mentre dopo più di due anni e mezzo ancora non si è nemmeno istituita una isola ecologica. Per la chiusura di Rocca Cencia la maggioranza del Municipio VI si sta arroccando su dinamiche amministrative e calcoli politici di equilibrio per conservare quel consenso rimasto”.