La Scala è diventata “Santa” per un giorno tra Borghesiana e Finocchio dopo la visita di Papa Francesco. I residenti dei due quartieri lo ricorderanno per sempre il 25 maggio, la data del “Venerdì della Misericordia” che ha visto la visita del pontefice all’Istituto Comprensivo “Elisa Scala”, una scuola statale proprio a metà strada, appunto, tra la Borgata Finocchio e la Borghesiana. L’Istituto Comprensivo Elisa Scala è nato negli anni Cinquanta e si è ampliato di altri quattro edifici, dislocati tra via di Rocca Cencia, via di Motta Camastra e via Roccaforte del Greco.
Il pontefice ha visitato la sede centrale dell’Istituto, in via Nicotera. Al suo arrivo è stato accolto dalla dirigente scolastica, Claudia Gentili, e da centinaia di ragazzi e ragazze che si trovavano presso l’Istituto per svolgere le attività pomeridiane. La dirigente ha avuto modo di raccontare a Papa Francesco la storia dell’Istituto che, dall’ottobre del 2015, è ormai legata a quella della famiglia Scala, la cui figlia, la piccola Elisa, che frequentava la prima media all’allora Istituto Comprensivo di Via Rocca Camastra, è venuta a mancare tragicamente per una leucemia fulminante all’età di 11 anni. Elisa era una bambina molto vivace e determinata e parlava spesso col papà e la mamma della sua passione per libri e biblioteche. Quando è mancata, è stato un desiderio naturale da parte dei genitori proporre alla scuola un progetto per realizzare il suo sogno: una sala per i libri che potesse essere frequentata da tutti i ragazzi. Pochi mesi dopo, nel dicembre 2015, è nata la “Biblioteca di Elisa”, uno spazio da “riempire di libri”. Successivamente è seguito il lancio dell’iniziativa “Dona un libro per Elisa”, da parte di papà Giorgio e mamma Maria, rivolta a chiunque volesse contribuire con una piccola donazione di libri alla “Biblioteca di Elisa”. I testi raccolti sono stati migliaia, in diverse lingue, e tutti con una dedica ad Elisa. Oggi se ne contano più di ventimila, spediti da tutte le regioni d’Italia, dall’Europa e persino dall’Australia, tanto da entrare nel circuito delle biblioteche comunali di Roma. L’Istituto, soltanto pochi mesi fa, ha avuto il via libera dal Comune di Roma e dal Ministero della Pubblica Istruzione per intitolare la scuola alla piccola Elisa. Nel corso della visita, il pontefice ha incontrato i genitori di Elisa che con commozione gli hanno mostrato i locali della biblioteca. Poi ha trascorso alcuni minuti con loro ed ha donato alcuni volumi alla biblioteca, tutti con una dedica a Elisa. I ragazzi hanno eseguito alcuni canti per esprimere il clima di festa e di accoglienza che l’improvvisa visita del pontefice ha suscitato. “Quando lo abbiamo visto arrivare – questa figura bianca sotto il sole – la reazione è stata di incredulità e di grande emozione- sottolinea commossa Claudia Gentili- Gli stessi ragazzi e i genitori presenti non riuscivano a credere ai loro occhi”.