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“Da Giardinetti a Tor Vergata in metro entro pochi anni”

Da Giardinetti a Tor Vergata in metro entro pochi anni. Lo ha annunciato il rettore Giuseppe Novelli insieme a Virginia Raggi, sindaca di Roma, ospitata nella nuova sede del Rettorato per la presentazione del Pums (Piano urbano di mobilità sostenibile). «Finalmente in questo campus, dopo 35 anni di attività e 33.000 studenti, arriverà la metro leggera», ha detto Novelli, specificando come a Tor Vergata, ogni giorno, ci sia «una mobilità di circa 10.000 persone, fra il Policlinico, con 1200 arrivi quotidiani, gli studenti, i ricercatori, il CNR (Consiglio nazionale delle Ricerche), l’ASI (Agenzia Spaziale Italiana), la Banca d’Italia e le strutture limitrofe». Il collegamento, come confermato dalla prima cittadina, avverrà tramite un prolungamento della Roma Giardinetti. “Abbiamo presentato i primi risultati del Pums qui all’università di Tor Vergata, facendo vedere come i cittadini attraverso l’uso della tecnologia abbiano presentato all’amministrazione una serie di proposte progettuali per la città di Roma. Fra queste c’è anche il prolungamento della Roma-Giardinetti fino ai terreni dell’Università e del Policlinico», ha detto la sindaca Virginia Raggi a margine della presentazione. Linda Meleo, assessore alla mobilità, ha illustrato il progetto che prevede «la deviazione della tranvia portandola fino a Tor Vergata, con fermate per la facoltà di Economia, Policlinico e altre». Un’operazione che dovrebbe «recuperare il gap di accessibilità di questi anni». Secondo le stime di Enrico Stefàno, presidente della commissione mobilità, «la riapertura della Roma Giardinetti potrebbe avvenire nel 2019 e l’avvio dei lavori nel 2020». Un’opera «d’importanza strategica, poiché collegherebbe anche il policlinico di Tor Vergata e il Policlinico Casilino». Il collegamento dei due poli ospedalieri è stato ben accolto dall’Università, poiché consentirebbe agli specializzandi di fare la spola con minori difficoltà. «L’ospedale è il secondo beneficiario di questa grande operazione», ha detto Novelli. I lavori, secondo Stefàno, «hanno dei costi relativamente contenuti, 100 milioni di euro, rispetto ai possibili benefici». Nel frattempo, dal 12 maggio scorso, la terza linea della metro è stata finalmente integrata alle altre metropolitane. Con l’inaugurazione della stazione-museo “SAN GIOVANNI” che integra la linea alla rete delle metro tradizionali (linee A e B) e collega quello che fino a ieri era un moncone isolato di metropolitana, la linea C si interseca con la linea A Battistini-Anagnina passando per il parco di Centocelle, Torrenova e Borghesiana e le 22 stazioni già attive. In futuro il capolinea est sarà in via Mazzini e la linea C intersecherà la linea B a Colosseo (ora la linea B è comunque raggiungibile cambiando dalla linea C alla linea A e transitando per Termini) e di nuovo la linea A ad Ottaviano.

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L'Aniene

Periodico d'informazione della Valle dell'Aniene