A Collina della Pace è “guerra” contro il Municipio VI che vuole sfrattare il Centro Anziani. Dall’aprile del 2016 animano quotidianamente i locali, in seguito a una delibera della precedente amministrazione che qui li aveva trasferiti dal centro di via Massa Silani, che presentava problemi strutturali. Centro che però la nuova amministrazione ha rimesso a nuovo, “perciò i pensionati devono tornare nei vecchi spazi”. Ma i seicento iscritti al centro “Pierino Emili” a borgata Finocchio sono tutti contro la lettera di sfratto secondo la quale dovrebbero lasciare i locali di Collina della Pace. “Ma noi da qua non ce ne andiamo – ha detto Franco Grimolizzi, presidente del centro – non siamo pacchi postali e gli anziani non si trattano così, faremo di tutto per proteggere questa realtà che abbiamo costruito con sforzi, sacrifici e passione”. Tutti e seicento, infatti, non si sono fatti problemi a tirare fuori i loro risparmi per far ricorso al Tar, chiedendo la sospensione del provvedimento. “Aspetteremo la decisione del tribunale – ha ribattuto il minisindaco Romanella – ma probabilmente verrà respinta”. Perché, secondo il Municipio, il centro di Collina della Pace è stato pensato come un locale polivalente, per la popolazione da 0- 99 anni. Non come un “semplice” centro anziani, insomma: per questo, ora che coi fondi municipali gli spazi di via Massa Silani sono stati rimessi a nuovo, i pensionati devono tornare dove erano prima. Questo, “nonostante le iniziative che organizziamo per tutta la comunità, per i bambini, per i ragazzi, per le coppie”, replicano gli anziani, senza contare che “in tutti e seicento non entriamo nei vecchi locali, troppo piccoli. Un problema anche per chi ha problemi di deambulazione”.